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Carlo Conti a FQMagazine: “Se la Rai mi dovesse chiedere di fare Sanremo dovrò capire se in quel momento ho ‘l’orecchio’ per fare il cast. I Migliori Anni? Mi tocca il sabato che non lo voleva nessuno… Ma niente sfida con Maria”

"Io non vado per le lunghe, chiudo a mezzanotte... Ormai i dati auditel non li guardo nemmeno più: io faccio il programma, spero che una fetta di pubblico lo possa gradire e si possa divertire", ha detto il conduttore a proposito de I Migliori Anni e della collocazione il sabato sera. Non solo, è arrivato anche un chiarimento sul suo coinvolgimento a Sanremo 2025

di F. Q.
Carlo Conti a FQMagazine: “Se la Rai mi dovesse chiedere di fare Sanremo dovrò capire se in quel momento ho ‘l’orecchio’ per fare il cast. I Migliori Anni? Mi tocca il sabato che non lo voleva nessuno… Ma niente sfida con Maria”

Carlo Conti è uno degli ospiti del doppio appuntamento di FQLife nella giornata del lancio della nuova versione di FQMagazine, il rotocalco online del Fattoquotidiano.it. Tanti gli argomenti trattati a cominciare da I Migliori anni che torna al sabato sera su RaiUno: “La sfida con Maria De Filippi e il suo Amici? Intanto siamo amici noi due. Poi io non vado per le lunghe, chiudo a mezzanotte… Ormai i dati auditel non li guardo nemmeno più: io faccio il programma, spero che una fetta di pubblico lo possa gradire e si possa divertire”.

Un format molto longevo, quello de I Migliori anni ma con una importante novità: “Il primo ospite sarà Carlo Verdone e con lui inaugureremo un nuovo modo di fare interviste che ho chiamato 3×3: ogni personaggio dovrà scegliere 3 canzoni, 3 personaggi e 3 oggetti da consegnare alle generazioni future. Tornerà poi in studio il pubblico di ragazzi tra i 18 e i 25 anni”. Insomma, Conti dice addio – al momento – alle interviste biografiche nella loro forma pura mettendo in essere ‘un format nel format’. Non poteva mancare una puntualizzazione su Sanremo: “Nel momento in cui l’azienda me lo dovesse chiedere, cercherò di capire se in quel momento ho l’orecchio moderno, l’orecchio attento per scegliere le canzoni. Perché la cosa più importante del festival è il cast delle canzoni e dei cantanti. Quindi bisogna capire se in quel momento, quando me lo chiederanno tra un mese o tra anni, io mi sentirò ancora con le energie non tanto per fare il prodotto, quello è un programma televisivo, si fa, ma per scegliere le canzoni. È anche vero che se me lo avessero chiesto o se me lo chiederanno e io dirò di no, lo terrò per me perché sarebbe una mancanza di rispetto per chi viene scelto. Sarebbe come dire che si tratta di una ‘seconda scelta’”.

C’è, quindi, un’apertura di Conti a un prossimo Sanremo. E sulla tempistica della scelta del conduttore dell’edizione 2025, il conduttore conferma che siamo perfettamente nei tempi: “Se hai le idee chiare, se conosci la macchina, non è tardi. Pensate che al povero Amadeus al primo anno hanno dato la conferma il primo di agosto. Mi ricordo ci sentivamo e stava quasi nel partire per le vacanze. ‘Vabbe’ – mi disse – se non mi chiamano basta’. Invece lo chiamarono fine luglio o addirittura i primi giorni di agosto. Se hai le idee chiare, se conosci la macchina, se hai un po’ di idee, e soprattutto intorno a te hai una squadra valida che può lavorare con questi tempi”. E Conti ha anche in cantiere alcune novità, alcuni format suoi che potremmo vedere nelle prossime stagioni: “Ci sono un paio di idee che sono al vaglio della direzione Rai e non so poi chi andremo a scegliere come conduttore. Nei probabilmente nei nuovi palinsesti potrebbe esserci qualche novità. Non so proprio se in autunno o magari potrebbero essere all’inizio dell’anno successivo ma ci sono un paio di cose che sono piaciute molto, vedremo quale strada prenderanno”. Non mancano le risposte al questionario di Proust, angolo classico di FQLife: l’intervista video online dalle 12.

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