Classe 1973, Emanuele Orsini è nato a Sassuolo, figlio di imprenditori. Diplomato al liceo scientifico, ma senza laurea, Orsini è oggi amministratore delegato di Sistem Costruzioni e di Tino Prosciutti, insieme un giro d’affari di un centinaio di milioni di euro. È anche presidente di Maranello Residence ed è, dal 2020, uno dei 12 vicepresidenti di Confindustria, a lui la delega al Credito, alla Finanza e al Fisco. Sposato con tre figli, è stato in passato presidente di Federlegno, la branca confindustriale dell’industria del legno – arredo. È Stato anche presidente di Flae che organizza gli eventi dell’associazione. Esperienza terminata non senza qualche screzio, scambi di accuse per l’utilizzo di una Porsche aziendale e i costi indebiti addebitati alla federazione.
Per promuoversi ha creato il sito “Emanuele Orsini, crescere insieme” e un profilo X piuttosto esangue con soli 1677 iscritti e l’ultimo post di 5 mesi fa. Guardando alle dichiarazioni del passato non si annoverano guizzi particolari, solita litania confindustriale affinché lo stato aumenti i sostegni alle imprese. Nella corsa alla presidenza ha prevalso sul fedelissimo vicepresidente di Bonomi, Alberto Marenghi, e sui più temibili Antonio Gozzi, a capo del colosso siderurgico Duferco (con sede fiscale in Lussemburgo) e con il numero uno di Erg Edoardo Garrone, sostenuto dalla potente ex presidente Emma Marcegaglia. Prenderà il posto del ragionier Carlo Bonomi, che ha una partecipazione in una piccola azienda biomedicale. Felice il vicepremier Matteo Salvini che dice: “Conosco e stimo Orsini da anni: un abbraccio e in bocca al lupo per le importanti sfide che sarà chiamato ad affrontare”.