Il Senato Accademico dell’Università di Bicocca di Milano boccia il boicottaggio nei confronti delle università israeliane. Una richiesta che arrivava dagli studenti di Cambiare Rotta che questo pomeriggio hanno manifestato dentro e fuori dall’ateneo durante la riunione dei senatori accademici. Slogan e striscioni contro le politiche del governo israeliano e contro il “silenzio complice dell’ateneo”. E una studentessa si è incatenata in uno dei corridoi. Nel corso della seduta, uno dei manifestanti viene invitato a intervenire e si apre la discussione che porterà a un documento condiviso dove si legge che “l’Università di Milano-Bicocca dialoga con istituzioni scientifiche israeliane e palestinesi ritenendo prioritario mantenere i rapporti con il mondo scientifico e accademico, utilizzando lo strumento della diplomazia scientifica quale sostegno al processo di pace, anche partendo dalle collaborazioni con i colleghi e le colleghe israeliani e palestinesi”. E ricorda l’impegno dell’ateneo nel “promuovere un utilizzo pacifico delle ricerche svolte in Ateneo”. Una scelta che era stata già messa nera su bianco in un documento votato nel 2021, come ricorda il prorettore alla ricerca Guido Cavalletti che aggiunge: “Lo stop agli accordi con Israele non è la via giusta”. Una posizione che non soddisfa gli studenti che provano a raggiungere il Rettorato chiedendo un incontro pubblico con la rettrice.

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