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Come vede l’Europa la Generazione Z? Cosa ne pensa della guerra? E dei diritti? Rispondi e parlane con qualcuno che non la pensa come te

di Martina Castigliani
Come vede l’Europa la Generazione Z? Cosa ne pensa della guerra? E dei diritti? Rispondi e parlane con qualcuno che non la pensa come te

L’Europa ha migliorato la vita degli italiani e delle italiane? Pensi che l’aborto andrebbe inserito in Costituzione? Secondo te l’Unione europea dovrebbe avere un esercito comune? E credi che sarebbe meglio abolire tutti i voli nazionali per diminuire l’inquinamento? Se rispondi a queste semplici domande (il primo bottone è qui sotto), puoi dire la tua su Bruxelles, la politica e i diritti. E non solo: finito il questionario verrai messo in contatto con una persona che la pensa all’opposto di te e vi proporremo di parlarvi per un’ora online. Il progetto si chiama Europe Talks ed è stato lanciato dal giornale tedesco Die Zeit nel 2017: quest’anno è media partner, insieme ad altri 14 media, anche ilfattoquotidiano.it (senza prendere alcun finanziamento dagli enti coinvolti). Ma di cosa si tratta? E’ una specie di “Tinder” del pensiero per far incontrare persone che non sono d’accordo tra loro e vedere cosa succede dopo una chiacchierata. E soprattutto, cercare di uscire dalla bolla: mentre partiti e leader preparano le campagne elettorali per le prossime elezioni Europee, qui a confrontarsi sono i cittadini. Sperando che partecipi, anche e soprattuto, la generazione Z, troppo spesso esclusa e dimenticata quando c’è da prendere decisioni sul futuro.

Ma come funziona? Per partecipare è molto semplice: servono un telefono o un computer e una connessione internet. A chi è interessato viene chiesto di rispondere a sette domande che riguardano l’Europa, il clima, i diritti e la guerra. Dopo questo primo passaggio, ci sono quattro quesiti aperti per conoscere meglio chi si sta presentando e garantire una combinazione migliore con altre persone in giro per l’Europa: che lavoro fai, cosa ti fa stare bene, che cosa ti preoccupa del futuro e cosa di te potrebbe sorprendere qualcuno. È necessario che in questo ultimo passaggio si risponda in inglese: se non sei sicuro della lingua, puoi usare una piattaforma di traduzione e inviare le tue risposte. Una volta cliccato invia, si deve solo attendere che avvenga il match. A quel punto sarà comunicato l’abbinamento e tu e l’altra persona selezionata potrete fissare un appuntamento per parlarvi online all’incirca un’ora: i round di incontri si terranno ogni sabato di aprile e maggio. Con voi non sarà presente nessuno e potrete accordarvi sull’orario che più preferite. Quella che ti compare subito qui sopra è la prima domanda e se hai voglia puoi iniziare subito. E alla fine, se vuoi condividere con noi la tua esperienza, scrivici a europetalks.ilfatto@gmail.com: racconteremo la tua storia e com’è andata la chiacchierata.

Lo scopo finale non è cambiare idea, ma prendersi del tempo per ascoltare un’altra persona. E da lì gli effetti possono essere molteplici. “Quando due persone si incontrano per parlare di persona per ore senza nessuno che li ascolta, cambiano”, ha detto il direttore del sito del Die Zeit, Jochen Wegner. nel suo discorso di presentazione del progetto al Ted 2019. “E cambiano anche le nostre società. Cambiano poco alla volta, discussione dopo discussione. Quello che importa qui è che impariamo di nuovo ad avere queste discussioni faccia a faccia, senza che nessuno ci ascolti, con uno sconosciuto. Quindi, per favore, incontrate qualcuno e discutete e godetevela”. Se volete, potete farlo anche voi. E per qualsiasi dubbio o domande scriveteci a europetalks.ilfatto@gmail.com.

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