Indagini su 89 conti correnti e 27 società di Gerard Piqué. È quanto ha predisposto la giudice istruttrice dell’inchiesta sui contratti degli ultimi 5 anni della Federcalcio spagnola, quando era guidata dall’ormai ex presidente Luis Rubiales, ora agli arresti. Saranno ora vari enti bancari a fornire le informazioni sui movimenti dei quali l’ex calciatore del Barcellona risulta titolare o appare come firma autorizzata.
Secondo il quotidiano La Vanguardia, la giudice istrutricce del tribunale di Majadahonda (Madrid) indaga anche Piqué per i presunti reati di amministrazione sleale e corruzione in affari. E reclama informazioni sui movimenti bancari dall’ex calciatore blugranata dal 1 gennaio 2019, nell’ipotesi del pagamento di presunte tangenti per il trasferimento della Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita, attraverso la sua società di intermediazione Kosmos Holding S.L.
Stando a quanto emerso finora, la tesi accusatoria ipotizza che per il trasferimento della competizione nel Paese arabo furono firmati vari contratti fra la Federcalcio, a nome di Luis Rubiales, e la parte saudita, “comparendo fra i firmatari e beneficiari Gerard Piqué, in nome della Kosmos Holding S.L., matrice del gruppo di società fra le quali c’è Kosmos Football”. L’accordo fra la società saudita Sela Sport Company e la Federcalcio fu stipulato in sette contratti e Kosmos, come intermediaria, ha ricevuto 28,5 milioni di euro per 3 stagioni.
“Non ho mai preso nessuna tangente da Piqué. Né Piqué me l’ha offerta, né io ho preso commissioni”, ha assicurato Luis Rubiales in un’intervista tv alla vigilia del suo rientro, mercoledì, dalla Repubblica Dominicana. Arrestato in aeroporto con le accuse di corruzione in affari, amministrazione sleale e riciclaggio di capitali, l’ex presidente della Federcalcio è imputato a piede libero in attesa di essere convocato dalla giudice istruttrice per l’interrogatorio.