Per secoli l’umanità ha considerato le eclissi solari un evento nefasto o una punizione divina. Ancora oggi, però, certe superstizioni sono dure a morire. Cosa accade (e cosa no) nei minuti di buio
La data è di quelle da cerchiare in rosso sul calendario: lunedì 8 aprile 2024 un’eclissi solare totale attraverserà il Nord America, passando sopra Messico, Stati Uniti e Canada. Partiamo subito con le brutte notizie: in Italia non sarà visibile. Un evento così straordinario, però, ha messo radici profonde nell’immaginario collettivo, dando vita nel corso dei secoli a (falsi) miti, superstizioni e leggende. E, oggi, è capace di generare un enorme business.
Draghi, punizioni e finti re: le leggende sulle eclissi
Partiamo dalle basi, cioè dalla scienza: un’eclissi di sole totale è il risultato del passaggio della Luna tra il Sole e la Terra, che, frapponendosi, oscura la luce solare. Il buio totale dura pochi minuti (il tempo esatto varia da città a città) ma si potrà percepire la temperatura abbassarsi e sarà visibile perfino la corona solare. Potrebbero anche accendersi per un istante i lampioni, ‘ingannati’ dal buio. Allontanandoci un po’ dal rigore fattuale, non c’è da stupirsi se un evento così suggestivo – l’oscurità in pieno giorno – abbia scatenato ogni sorta di superstizione e di credenza popolare. Specialmente prima che la scienza fosse in grado di dare delle risposte. I vichinghi credevano che un lupo avesse inseguito e divorato il dio sole, nella Cina antica si pensava fosse opera di un drago celeste, perciò l’esercito provava a spaventarlo sparando e facendo baccano. Per secoli ‘il sole nero’ è stato considerato un cattivo presagio, il simbolo della morte che vince sulla vita. I Persiani le consideravano una punizione divina e gli Inca un segno dell’ira del dio sole. Gli Assiri, per non rischiare, incoronavano due criminali per ‘confondere’ gli astri: se c’era qualche maledizione o punizione in giro, beh, colpisse loro. Poi, quando tutto tornava alla normalità, i finti re venivano giustiziati e non ci si pensava più. Nei secoli successivi in molti hanno collegato eventi funesti – dalle carestie alla caduta dell’Impero Bizantino – al passaggio delle eclissi, ma è un bias psicologico ormai noto: cercare indizi che rafforzano le nostre convinzioni.
Falsi miti e rituali per le eclissi
Ancora oggi l’eclissi ha un certo impatto psicologico: c’è chi pensa sia pericolosa per le donne incinte (senza nessuna evidenza scientifica) e chi teme un blackout. Al massimo, negli Stati Uniti mettono in guardia per i possibili cali della copertura telefonica, vista la mole di persone che si raduneranno ad ammirare l’evento. Scorrendo i social, poi, potreste aver sentito parlare di tunnel di energia, portali e rituale per sfruttare ‘l’energia cosmica’ di questo momento. Il nutrito filone mistico di TikTok – un po’ new age, un po’ Wicca – insiste infatti sulla concomitanza tra l’eclissi di sole e la Luna nuova. Che ci si creda o no, molti stanno organizzando meditazioni collettive e sessioni di yoga di gruppo. L’occasione si presta a una lettura simbolica: nuovi inizi e rinascita dal buio.
Il turismo dell’eclissi solare
Quel che invece è certo è che, come ogni altro fenomeno, anche l’eclissi è diventata un business: negli Stati Uniti ha generato un afflusso turistico senza precedenti, concentrato nei luoghi in cui sarà visibile il fenomeno. Solo una coincidenza astrale poteva essere in grado di oscurare Taylor Swift, capace di far alzare il Pil grazie ai fan accorsi ai suoi concerti: il gruppo di ricerca Great American Eclipse, citato da Abc, stima che 4 milioni di persone siano in viaggio negli Stati Uniti per vedere il sole oscurarsi. Gli hotel e i camping interessanti dal crepuscolo sono sold out da mesi e le città sul percorso, come New York, si preparano a fronteggiare il traffico impazzito.
Cosa succede a piante e animali durante un’eclissi di sole
Non riguarda solo noi umani: anche la natura ‘sente’ le eclissi. Nel corso dei secoli, sono stati raccolte testimonianze di comportamenti anomali di piante e animali. Biologi e zoologi però oggi tendono a essere più cauti: l’eclissi sfugge alla prima legge della scienza, cioè la replicabilità. Accade raramente, sempre in luoghi e orari diversi, ed è difficile capire quindi quale sia l’impatto reale del buio improvviso su api, uccelli, pipistrelli e alberi. Alcune ricerche, comunque, suggeriscono che per alcune specie ci sia una fase di ‘shock’ in cui gli animali manifestano comportamenti ansiosi o si attivano in modalità notturna.
Perché durante le eclissi ci si veste di verde e di rosso
Se siete così fortunati da trovarvi alle giuste longitudini durante il passaggio delle eclissi, poi, un suggerimento: oltre ai necessari occhiali protettivi (senza i quali si rischiano seri danni alla vista) indossate qualcosa di verde e di rosso. Durante un’eclissi infatti si può osservare il cosiddetto effetto Purkinje. Il fenomeno, che prende il nome dallo scienziato Jan Evangelista Purkyně, spiega perché i colori appaiono diversi prima del tramonto. Sotto una luce intensa, per esempio, i fiori rossi appaiono brillanti, mentre al crepuscolo le foglie verdi sembreranno più luminose dei fiori. L’eclissi di sole totale offre l’opportunità ideale per osservare bene questo ‘inganno visivo’: indossando insieme il verde e il rosso sembrerà che i vestiti cambino colore come per magia. Insomma: un fenomeno nel fenomeno. Tutti gli altri, quelli che vivono dall’altra parte del mondo, potranno sempre consolarsi con lo streaming sul sito della Nasa.