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Europee, von der Leyen lancia la corsa al bis: “La guerra non appartiene al passato. Sulla difesa non può esserci ritorno all’innocenza”

“La nostra prossima frontiera in Europa è la difesa e la sicurezza collettiva, una questione sulla quale non può esserci un ritorno all’innocenza“. Così, dal congresso dei conservatori greci di Nea Dimokratia, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen lancia la propria campagna elettorale come candidata al bis al vertice dell’esecutivo di Bruxelles, sostenuta dal Partito popolare europeo. “Dobbiamo aumentare collettivamente la spesa per la difesa: spendere di più, meglio e a livello europeo. Proprio come la guerra non appartiene al passato in Europa, le società della difesa devono essere il segno del futuro in Europa”, dice l’ex ministra tedesca, riferendosi al conflitto in Ucraina, in corso da due anni e ancora lontano da una prospettiva di risoluzione. E punta il dito contro “gli amici di Putin qui in Europa”, i partiti di estrema destra “populisti e demagoghi” come l’AfD in Germania, il Rassemblement national in Francia o Konfederacia in Polonia. che rischiano di toglierle la maggioranza per formare una nuova Commissione. “I nomi possono essere diversi ma il loro obiettivo è lo stesso, calpestano i nostri valori e vogliono distruggere la nostra Europa. Non permetteremo mai che accada”, incalza von der Leyen.

“C’è molto in gioco alle prossime elezioni. La nostra Europa pacifica e unita è messa alla prova come mai prima d’ora sia dall’interno che dall’esterno”, avverte la leader Ue. La Russia, aggiunge, “non solo cerca di cancellare l’Ucraina dalla faccia della terra, ma la sua aggressività è più vasta” e si manifesta “con attacchi ibridi contro l’Europa” che vanno avanti “da anni, attraverso attacchi informatici, manipolazione dei social media o strumentalizzazione dei migranti”. L’Europa, sottolinea von der Leyen, “non ha mai veramente avuto sicurezza e prosperità senza la democrazia. Per questo le generazioni precedenti hanno lottato per la libertà dai dittatori e dai fascisti. Non abbiamo bisogno di guardare lontano per vedere che la lotta per la nostra democrazia non finisce mai. Nelle settimane e nei mesi a venire, il nostro compito sarà reagire ed è per questo che in queste elezioni ci battiamo per l’Europa, per la democrazia, per la prosperità e per la sicurezza”, conclude.