Il corpo della giovane donna ritrovato in una cappella abbondata in Valle d’Aosta presenta ferite gravi all’addome che indicano un decesso per cause violente. È quanto emerso dai primi riscontri medico-legali sul cadavere. Il malore è escluso, l’ipotesi suicidio risulta invece molto remota. L’incarico per l’esame autoptico, che verrà completato martedì prossimo, è stato affidato all’anatomopatologo torinese Roberto Testi. Sono stati effettuati anche i test tossicologici sulla vittima.

Le indagini dei Carabinieri si stanno concentrando sulla pista dell’omicidio: secondo quanto appreso dalla gente del posto, nei giorni scorsi è stato notato un furgone-camper di color bordeaux parcheggiato all’imbocco del sentiero per il villaggio. Si sospetta che la donna trovata morta fosse a bordo del mezzo che ora si sta cercando. Elemento che ha portato i carabinieri a chiedere nei dintorni, in particolare nei bar e nei supermercati, se sia stata notata una coppia di ragazzi giovani. Alcuni testimoni hanno riferito di avere visto il furgone nei giorni scorsi nei pressi del luogo del ritrovamento del cadavere. A tal proposito sono state acquisite le immagini delle telecamere di sorveglianza sulla statale 26, tra Aosta e Courmayeur.

Il corpo, ritrovato da alcuni escursionisti, era riverso a terra in posizione fetale, in fondo alla cappella della frazione Equilivaz, ormai disabitata da anni. Si tratta di una zona poco frequentata e al di fuori dei circuiti normalmente battuti dai turisti. I rilievi scientifici sul luogo del ritrovamento del corpo sono stati fatti dai carabinieri di Aosta. Vicino al corpo sono stati trovati degli alimenti. La ragazza non aveva con sé i documenti né un telefono cellulare, e non risultano denunce di scomparsa compatibili nella zona, circostanze che rendono difficile l’identificazione.

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