Più di 600 capre, meno di cento abitanti. Ormai da qualche anno ad Alicudi, un’isola vulcanica dell’arcipelago delle Eolie, in Sicilia, le capre selvatiche sono diventate un’emergenza: per un’isola di soli 5 chilometri quadrati, e dove vivono stabilmente meno di 100 persone, seicento capre sono sintomo di una diffusione incontrollata degli esemplari. Gli ovini provocano infatti danni alle specie vegetali tipiche dell’isola e su una quota consistente di muretti a secco dell’isola, che sostengono le cosiddette lenze (appezzamenti di terreno affacciati sul mare nella parte meridionale dell’isola), come evidenziato da un monitoraggio finanziato dalla Regione Sicilia.
Un’emergenza a cui il sindaco di Lipari, da cui dipende Alicudi, e la stessa Regione hanno risposto offrendo i capi in dono agli allevatori. La Regione, come riporta la pagina social ufficiale del sindaco Riccardo Gullo, ha pubblicato, tramite l’assessorato all’Agricoltura, un avviso pubblico per “l’alienazione gratuita delle capre selvatiche”: chi è interessato, può andarsele a prendere. “Abbiamo ricevuto tantissime richieste”, commenta il primo cittadino di Lipari. Un dato che non può stupire, considerando il fatto che ogni esemplare sul mercato ha un valore di circa duecento euro. L’iniziativa ha però allarmato gli animalisti, e in particolare l‘Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa).
“Nell’isola di Alicudi ci sono 100 abitanti e 600 capre. E il sindaco Riccardo Gullo per risolvere quello che lui definisce un problema cosa fa? Decide di ridurre il numero delle capre presenti sull’Isola regalandole fino a un numero di cinquanta alla volta agli allevatori aprendo per questi stupendi animali anche la possibilità per il macello e questo per gli animalisti è inaccettabile”, afferma l’associazione in una nota.
“È una follia: anziché provvedere a sterilizzare le capre e a chiederne il riconoscimento come animale autoctono da proteggere all’Unione Europea, questo sindaco regala le capre agli allevatori e lo chiama pure ‘provvedimento soft'”, aggiunge la nota. “Noi non possiamo accettare questo esodo di massa delle capre dall’isola, con il rischio che anche altre isole lo seguano in questa folle decisione – scrivono gli animalisti di Aidaa – l’eradicare senza alcun motivo le capre dal loro territorio è a nostro avviso un reato di maltrattamento di animale, in questi giorni cercheremo di far cambiare idea al sindaco, se non lo farà siamo pronti a diffidarlo e poi anche se è il caso a denunciarlo“.
Foto dal profilo Facebook “Rinascita Eoliana – Riccardo Gullo Sindaco”