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Scandalo olimpico, follia arbitrale nega la qualificazione al lottatore Frank Chamizo. L’azzurro: “Sono corrotti, il mio cuore piange”

Una decisione scandalosa ha strappato a Frank Chamizo, lottatore italo-cubano, la vittoria in semifinale al torneo Preolimpico Europeo di lotta a Baku, nonché la conquista del pass olimpico nella categoria 74 kg stile libero. Tradotto, un biglietto per i Giochi di Parigi. Gli arbitri hanno infatti convalidato un challenge, richiesto all’ultimo secondo dal team dell’azero Turan Bayramov, ribaltando così l’esito del match e assegnando la vittoria al padrone di casa di fronte allo stupore generale. In primis quello di Chamizo, che sui social si è sfogato attraverso un post: “Voglio chiedere scusa a chi sta guardando questo video. Questo è solo un gruppo di persone corrotte. Il mio cuore piange. Il mio sport è bello, mi dispiace”, ha scritto il vincitore della medaglia di bronzo a Tokyo 2021.

Cosa è successo: “Una rapina” – Sul punteggio di 8 a 8, a pochissimi secondi dalla fine dell’incontro, Chamizo ha sferrato un attacco che ha messo in ginocchio Bayramov, guadagnandosi così i 2 punti validi per passare in vantaggio e conquistare la vittoria. Un trionfo confermato anche dalle voce dei telecronisti inglesi: “Chamizo completa la rimonta per vincere contro Bayramov. È senza alcun dubbio il match dell’anno. Daranno i 2 punti a Chamizo, che tornerà ai Giochi Olimpici“. È qui che si inserisce il challenge richiesto dagli avversari, con cui gli arbitri hanno rimandato quella che pareva essere una certezza inossidabile. Durante l’attesa i commentatori hanno continuato a ripetere che una delle ginocchia era “andata a terra“, confermando implicitamente la vittoria dell’italiano. E, infatti, alla revoca dei punti e all’assegnazione della qualificazione olimpica all’azero sono rimasti nell’incredulità più totale: “Nessun punto, cambiano la decisione. Ma il ginocchio era giù”. Il dietrofront degli arbitri ha riportato la gara sull’8 pari, un risultato a favore del rivale che precedentemente aveva colpito con una tecnica di più alto punteggio (quattro punti). Anche Adam Fahs, istruttore americano di lotta, ha pubblicato un post su X definendo quanto accaduto una “rapina“.


“Ingiustificabile, faremo ricorso” – Oltre al post di denuncia di Chamizo, lo scandalo è stato commentato dal direttore tecnico nazionale Salvatore Avanzato: “Tutto l’incontro ha avuto una cattiva interpretazione e gestione. L’ultimo errore è stato una conseguenza, non c’è soltanto l’errore tecnico ma anche l’incapacità di individuare cosa sta accadendo sul tappeto. C’erano altre azioni in cui dare punti, c’erano altre azioni di passività da richiamare precedentemente e, col match sul filo del un rasoio, l’errore, inscusabile, era dietro l’angolo”. Avanzato ha poi rincarato la dose annunciando provvedimenti: “Ci sono azioni da 4 in cui gli arbitri danno 2 punti, ci sono fughe non punite, non c’è stata gestione dell’incontro per riportare sulla materassina una lotta pulita. L’incontro è stato purtroppo tutto influenzato dalle decisioni arbitrali e l’errore non è soltanto quello dell’ultimo challenge. Perciò riteniamo ingiustificabile quello che è successo, faremo ricorso e tutto quello che sarà necessario fare”.

L’ultima speranza – Tuttavia, il discorso qualificazione non finisce qui. Il lottatore azzurro avrà infatti un’altra chance per partecipare alle Olimpiadi, quando a maggio si terrà si terrà il Mondiale di qualificazione a Istanbul. Resta comunque l’amarezza per l’impresa sfiorata a Baku (Chamizo era riuscito a rimontare da uno score di 6 a 0) e tolta in modo ingiusto.