È morto a 65 anni Paolo Pininfarina, presidente della storica azienda torinese di auto che in 90 anni ha dato i natali a oltre 600 modelli tra i più prestigiosi dell’industria dell’auto italiana. Aveva 65 anni. Il consiglio d’amministrazione e l’azienda – si legge in una nota – si raccolgono intorno alla famiglia nel ricordo dell’imprenditore che ha presieduto dal 2008 l’azienda fondata da suo nonno Battista nel 1930. L’azienda ha avviato negli anni Ottanta un processo di diversificazione che l’ha portata a diventare un punto di riferimento in ambiti di design diversi dall’automotive. Dal 2015 fa parte del gruppo indiano Mahindra & Mahindra.
Pininfarina è nato a Torino il 28 agosto 1958. Laureato in Ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino, dopo una serie di esperienze formative e professionali all’estero tra cui in Cadillac, Honda e General Motors nel 1982 inizia il suo percorso professionale in Pininfarina e nel 1987 assume la carica di presidente e amministratore delegato della Pininfarina Extra, società del gruppo specializzata in design industriale, arredamento, architettura, nautica e aeronautica. Dal 1988, è membro del consiglio di amministrazione e dal 2002, membro del Comitato di direzione della capogruppo Pininfarina. Nel 2006 viene nominato vice presidente di Pininfarina e nel 2008, dopo la scomparsa improvvisa del fratello Andrea in un incidente stradale, assume la posizione di presidente.
Tra i capolavori che tiene personalmente a battesimo, due gli sono particolarmente cari: la concept car Sergio, barchetta biposto su base meccanica Ferrari, che Paolo decide di realizzare nel 2013 in memoria del padre, il senatore a vita Sergio Pininfarina, e la Automobili Pininfarina Battista, hypercar elettrica che porta il nome di suo nonno e che egli stesso svela al Salone dell’Auto di Ginevra 2019.