La missione in principio si chiamava ExoMars 2022 ed era stata sospesa dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. L’interruzione della collaborazione tra l’Agenzia spaziale europea (Esa) e Roscomos (l’agenzia russa) anche per le missioni lunari ha comportato un inevitabile e importante ritardo sull’ambizione di usare la Luna come avamposto per Marte. La missione ExoMars 2028 quindi riparte. Come si legge in una nota Thales Alenia Space ha siglato un contratto del valore di 522 milioni con l’Agenzia Spaziale Europea “per il proseguimento delle attività che porteranno un rover europeo su Marte a caccia di tracce di vita”. Un contratto “per la continuazione delle attività necessarie al completamento della missione ExoMars 2028”. “Mantenendo tutti gli obiettivi scientifici, la missione europea su Marte – viene spiegato – riparte grazie alla determinazione dell’Agenzia Spaziale Europea, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, dell’Agenzia Spaziale del Regno Unito e della rinnovata partnership con la Nasa”.
Il contratto siglato da Thales Alenia Space, jointventure tra Thales 67% e Leonardo 33%, include “la realizzazione del modulo di ingresso, discesa e atterraggio su Marte (Edlm, Entry, Descent and Landing Module) e le attività di manutenzione e riconfigurazione dei veicoli già costruiti per la missione del 2022″, che era nata in collaborazione con l’agenzia spaziale russa, collaborazione poi definitivamente sospesa dopo l’invasione russa in Ucraina. Ora si punta su un rover europeo che sarà dotato di una trivella sviluppata da Leonardo: “Raccoglierà campioni di terreno perforando il suolo marziano, fino a 2 metri di profondità. Ne analizzerà le proprietà chimiche, fisiche e biologiche utilizzando il suo laboratorio analitico (Analytical Laboratory Drawer ALD) sviluppato da Thales Alenia Space. Uno degli obiettivi della missione è la ricerca di batteri nel sottosuolo, viventi o fossilizzati, che costituirebbero la prova della vita esistente o precedente sul Pianeta Rosso”. Nel frattempo “il Trace Gas Orbiter (Tgo), protagonista della prima parte della missione ExoMars, realizzato in qualità di primo contraente da Thales Alenia Space, è attivo in orbita attorno a Marte, con il compito di rilevare gas in tracce nell’atmosfera marziana, in particolare metano. La sua vita operativa sarà estesa per supportare la missione ExoMars 2028″.
Thales Alenia Space è a capo di un consorzio che comprende Airbus Defence & Space (Uk) per il rover e per i sistemi meccanici, termici e propulsivi del modulo di atterraggio; ArianeGroup (Francia) per lo scudo frontale e parte di protezione termica dell’aeroshell; Ohb (Germania) per il modulo carrier e Altec (Italia) per il centro di controllo delle operazioni del rover. In Francia Thales Alenia Space è dello sviluppo di parte dell’aeroshell (lo scudo posteriore) mentre dalla Svizzera fornirà le camere e l’unità elettronica di controllo dei motori di frenata del modulo di atterraggio.