“C’è acqua, quindi ci si muove a fatica. Visibilità zero. È una situazione difficile, ma questo è un momento di studio della situazione insieme ai tecnici dell’Enel. Dobbiamo capire da dove sta entrando l’acqua e cosa può accadere.” A dirlo Luca Cari, portavoce del corpo nazionale dei vigili del fuoco, attorno alle 8:30 di mercoledì 10 aprile, dando un aggiornamento sulle ricerche degli operai dispersi nella centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana, dopo l’esplosione avvenuta nell’impianto nel pomeriggio di martedì 9 aprile. L’ottavo piano “si è allagato, sono almeno 50 cm di acqua. Fino a questa notte era una zona asciutta nella quale potevamo rimuovere le macerie. In questo momento non è più possibile fare questo tipo di operazione. Stiamo rimodulando l’intervento. È un intervento che va studiato perché molto, molto complesso”
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