Il tanga che spunta dai jeans calati sui fianchi ci riporta dritti dritti all’euforia d’inizio millennio e ai look di MTV. Dobbiamo rassegnarci a vederlo tornare ovunque?
Recita la prima legge della moda: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto ciclicamente torna. Anche ciò che pensavamo di aver seppellito per sempre tra i peccati di gioventù. E invece no: è bastato far passare abbastanza tempo per veder rispuntare, come zombie, la vita bassa, le Crocs, gli stivali Ugg. L’ultimo, in ordine di tempo, è il ritorno di tanga e perizoma a vista. Ebbene sì. Il tanga che spunta dai jeans calati ad arte sui fianchi ci riporta dritti dritti all’euforia d’inizio millennio, quando tutto sembrava ancora possibile, ci si tatuava i tribali sopra il coccige, i top si accorciavano, l’economia teneva botta e Internet sembrava ancora la terra promessa. In quella stagione felice di glitter, tute in ciniglia e piercing all’ombelico, era facile veder spuntare dai pantaloni a vita bassa i boxer, o, per il gentil sesso tanga e perizoma, cioè uno slip formato solo da un triangolino e un incrocio di laccetti intorno ai fianchi. Sexy? Può darsi, magari sì. Comodo? Meno.
Nota metodologica: tanga e perizoma, seppur simili, non sono esattamente la stessa cosa, ma differiscono per un tassello di stoffa in più (o in meno) proprio lì, sul lato posteriore. A consacrarlo feticcio di moda fu quel genio di Tom Ford, nei panni di direttore creativo di Gucci: nel 1997 mandò in passerella una modella in tanga con lo scintillante logo “GG” in metallo. Quella era la magia del marchio: saper trasformare qualcosa potenzialmente kitsch in un oggetto del desiderio. Due anni dopo un’altra pioniera – Anna Oxa – salì sul palco di Sanremo 1999 con un perizoma che spuntava dai pantaloni. E lo scandalo divenne moda: nei primi anni 2000 il tanga è stato il vanto di Christina Aguilera, Britney Spears, Paris Hilton. Perfino un’insospettabile Gillian Anderson, all’after party degli Oscar, lo lasciò sbucare da un abito in jersey nero dalla schiena (molto) scollata. Merita una nota d’onore anche Jennifer Lopez, tra le prime a sfoggiarlo di nuovo, vent’anni dopo, con la stessa nonchalance di sempre.
Le passerelle, che negli ultimi anni si divertono a pescare a piene mani dal sex appeal sfrontato dei primi anni Duemila, lo propongono già da qualche stagione. Versace ci aveva visto lungo già nel 2019, ma la svolta è arrivata nell’estate 2022: mentre il tanga spuntava nelle collezioni di GCDS, Givenchy, Dolce&Gabbana e Blumarine, Elodie lo consacrava definitivamente nel video di Tribale. E così, ecco iniziare una nuova era di slip fuori da gonne e pantaloni a vita bassa. Il giorno di San Valentino Beyoncé è apparsa su Instagram con un abito di pizzo nero che rivelava – guarda un po’ – un perizoma in trasparenza. Più esplicita Katy Perry, che ai Billboard Women in Music Awards 2024 ha sfoggiato un total look rosso fuoco di Ellie Misner effetto corsetto: le stringhe allentate sulla schiena mostravano senza ombra di dubbio un sottilissimo tanga nero.
E ancora: Lily Rose Depp è stata paparazzata a cena con la stringa elastica nera di un perizoma che sbucava dai baggy jeans, e perfino Diletta Leotta su Instagram ha mostrato un look primaverile con maglioncino a tema fragole, jeans e tanga. Dobbiamo rassegnarci a vedere lacci e laccetti ovunque? Sì, anzi, sta già succedendo. E non c’è nulla di male, a nessuna età, purché il ritorno del perizoma non significhi anche il ritorno all’ossessione per la magrezza e per la pancia piatta che la moda, allora, suggeriva. Quello, almeno, lasciamolo davvero negli anni Duemila.
Per il resto, il dibattito è aperto: è una forma di empowering? Si può sfoggiare sopra i 30 anni? È per tutti i corpi? È cafone? Dipende. Di sicuro, è per chi lo vuole indossare. E chi proprio non lo può vedere, si armasse di pazienza. La moda in fondo è un po’ come il meteo di certe isole: se non ti piace quello che vedi, aspetta. Passerà.