Festeggiano le università italiane. Sono quattro gli atenei del Paese che entrano nella top ten delle migliori università al mondo per singole materie di studio. A confermalo è la QS (Quacquarelli Symonds) World University Rankings by Subject 2024, arrivata alla sua quattordicesima edizione, da cui emerge che La Sapienza di Roma si conferma, per il quarto anno consecutivo, al primo posto al mondo per gli studi classici – davanti alle università britanniche di Oxford e Cambridge – e decima per la facoltà di Archeologia.

Ma l’università capitolina non è l’unica a sorridere. Settimo posto per il Politecnico di Milano con le facoltà di Architettura e di Arte e Design. Nona posizione (sempre per il Polimi) in Ingegneria meccanica. Mentre la Normale di Pisa guadagna il quinto posto negli studi classici. Settimo posto in Marketing e nono in Economia gestionale, invece, per la Bocconi che si conferma, inoltre, sedicesima in Economia e econometria, e diciassettesima in Contabilità e finanza.

A livello mondiale, invece, anche quest’anno dominano le università statunitensi che restano in testa in 32 discipline nonostante aver registrato un calo della performance del 24% in termini di piazzamenti. Seconda posizione per il Regno Unito con 16 materie di studio. L’Università di Harvard, secondo la classifica QS, è l’ateneo più performante al mondo contando 19 discipline al primo posto. Segue il Mit (Massachussets Institute of Technology) con la prima posizione in 11 materie.

Fra i Paesi dell’Unione Europea, solo l’Olanda supera l’Italia con 13 materie ai primi dieci posti al mondo, mentre Francia e Germania solo 5 a testa. In Olanda spiccano l’ateneo di Wageningen per la facoltà di Agricoltura e silvicoltura e quello di Amsterdam per Studi sulla comunicazione e sui media. Mentre in Svizzera, l’Eth, il Politecnico di Zurigo e la scuola alberghiera Ehl di Losanna.

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