Gianfranco Bonzi, per tutti Franco, è scomparso da Milano il 23 marzo, per una “delusione amorosa”, ma non una qualsiasi. Una donna che si presenta va come la nota cantante britannica Dua Lipa – naturalmente con un profilo fake – lo ha agganciato la scorsa estate e ha iniziato a inviargli delle sue foto sempre diverse. Dopo essere entrato in contatto con lui e aver chiesto e ricevuto soldi da Gianfranco, è scomparsa nel nulla. Dopo, è scomparso anche lui. Franco è uscito con un trolley da un palazzo di Brera dove si era trasferito anni fa per lavorare come portiere. Il fratello Michele che vive a Chioggia, molto legato a Franco che è il più grande di tre fratelli, originari del Delta del Po’, ha lanciato ieri un appello attraverso le telecamere di “Chi l’ha visto”.
Anche Mauro, il suo migliore amico, è intervenuto nel corso della trasmissione dichiarando quanto Franco gli aveva confidato: “Aveva fatto dei bonifici a questa donna. Le aveva inviato 5mila euro, pensava di essere fidanzato con lei, “mi chiama amore mio” mi diceva, si era auto convinto di questo suo rapporto”. Quando lei è scomparsa, Franco deve aver provato una forte delusione, forse si è sentito umiliato al punto che lo ha anche scritto su un gruppo di costellazioni zodiacali su Facebook: “Buonasera, questo è il mio ultimo post e anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa è una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere” e a questa frase ha allegato l’immagine di un cuore spezzato con su scritto Game Over.
Chi era Gianfranco Bonzi? Era veneto, originario di Chioggia, aveva il papà bersagliere, lo zio era una gloria sportiva del paese. 60 anni da compiere e metà della sua vita trascorsa in Veneto. Aveva l’hobby della pesca ma era buono al punto da liberare ciò che prendeva, di nuovo in mare. Era anche un bravo fotografo. Spiritoso ma serio, dedito al lavoro. Dopo la morte dei genitori avrebbe perso il controllo, è rimasto solo, ha cercato conforto online. Questa chat andava avanti dall’estate, questa donna gli mandava foto e messaggi. Di tanto in tanto spariva dicendo che il telefono aveva smesso di funzionare (probabilmente era stata segnalata come fake) ma diceva di amarlo, lui ha provato ad allontanarla ma lei ha insistito a ogni costo, approfittando della sua fragilità emotiva. Non si erano mai visti, a detta del fratello, perché lei non faceva che rimandare.
Contattata dagli inviati di “Chi l’ha visto”, questa fantomatica “Dua Lipa” ha riposto di non aver visto Franco. Non ha risposto alla videochiamata della giornalista ma le ha scritto in italiano scomposto che ha saputo che Franco è Cagliari, chiedendo 50 euro subito per andare a verificare se lui si trova lì. Ha insistito, premendo perché l’inviata andasse al tabacchino, le anche dato le coordinate per fare il bonifico ma a un certo punto, poiché non arrivavano questi soldi, si è stufata e ha tagliato corto. Franco non conosce nessuno in Sardegna e le sue intenzioni sembravano tutt’altre. Prima di uscire di casa quel giorno, ha lasciato un biglietto con su scritto: “In giro non mi vedrà più nessuno”. Ha lasciato tutto a casa. Un trolley grigio, ritrovato vicino casa sua, potrebbe essere di Franco. Intanto all’inviata Raffaella Griggi la finta Dua Pipa ha inviato, sperando nel bonifico, anche il codice fiscale e dalla sigla alfanumerica di 14 cifre emerge che è del ’66 e che potrebbe chiamarsi Michela (ma anche Michele perché non è escluso sia un uomo). Potrebbe essere straniera perché sgrammaticata ma c’è anche l’eventualità che finga di non conoscere l’italiano. Ciò che è certo è che vive in una città della Sicilia. Ormai la polizia postale potrà facilmente trovarla.