Il contrasto tra Cgil e Cisl deflagra. Nel giorno dello sciopero generale al quale la Cisl non ha aderito, nemmeno dopo la strage di Suviana, Maurizio Landini attacca Luigi Sbarra. Un botta e risposta pesantissimo quello tra i leader dei due sindacati, già da tempo disallineati soprattutto nelle posizioni assunte nei confronti delle politiche del governo. “In Italia si è svalutato troppo il lavoro e leggi introdotte in questi anni stanno favorendo un modello di fare impresa fondato sullo sfruttamento. Su appalti, subappalti e profitto a tutti i costi”, ha detto il segretario generale della Cgil mentre partecipava alla manifestazione di Brescia.
“Un modello che danneggia i lavoratori, che muoiono e si infortunano, ma danneggia anche il Paese. Bisogna dire basta”, ha aggiunto. E quando gli è stata sottolineata l’assenza della Cisl nelle piazza odierne, Landini, chiedendo anche più ispettori e investimenti in sicurezza, non si è trattenuto: “Chiedete a chi davanti ai morti ha deciso di non scioperare. Noi vogliamo unire”. Una bordata a Sbarra con un chiaro riferimento all’incidente nella centrale idroelettrica di Suviana, gestita da Enel Green Power, dove sono morti 5 lavoratori e altri due risultano ancora dispersi.
Il segretario generale della Cisl ha risposto in maniera ancora più dura. Definendo le morti sul lavoro una “grande piaga sociale”, Sbarra detto che “non ammette toni demagogici, populisti e incendiari che dividono le persone e mettono, irresponsabilmente, i lavoratori gli uni contro gli altri”. Landini, ha aggiunto, “forse è distratto” perché “ieri la Cisl ha proclamato 4 ore di sciopero nazionale nel gruppo Enel”.
E ha quindi rimarcato come quella del leader della Cgil sia stata, a suo avviso, “un’uscita improvvida che non meriterebbe commento”. Sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro – ha aggiunto – “da febbraio stiamo tenendo, da soli, centinaia di assemblee nelle aziende, iniziative sui territori e regioni, e sabato 13 aprile ci sarà una manifestazione nazionale a Roma con 5mila delegate e delegati Cisl”. Si tratta solo dell’ultimo atto di uno scontro ormai in atto da tempo. I due avevano litigato proprio sulla convocazione dello sciopero di oggi, 11 aprile, e negli scorsi mesi Sbarra si era scontrato anche con il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri sul salario minimo.