La vicenda che ha coinvolto l’agriturismo Cascina Pietrasanta di Magenta ha avuto un lieto fine, ma lascia aperta una riflessione sul tema del rispetto e della maleducazione. Tutto è iniziato a Pasquetta, quando una comitiva di sei giovani ha pranzato nell’agriturismo, ordinando un menù da 55 euro e diverse bottiglie di vino extra. Al momento di pagare, il gruppo si è dileguato, lasciando un conto di 400 euro insoluto.
Il direttore della cooperativa che gestisce l’agriturismo, Stefano Sala, ha denunciato l’accaduto su Facebook, sottolineando come il gesto non fosse solo un danno economico, ma una mancanza di rispetto verso il lavoro e il sacrificio di chi lavora nel settore. A distanza di una settimana, la svolta: un uomo, che si è presentato come amico della comitiva, ha contattato l’agriturismo e ha promesso che i ragazzi avrebbero pagato il conto. Ed effettivamente, pochi giorni dopo, i 400 euro sono stati recapitati nella cassetta della posta insieme a un biglietto di scuse scritto a mano.
La vicenda ha avuto un’eco mediatica significativa, con molti attestati di solidarietà all’agriturismo e racconti analoghi da parte di altri ristoratori. Una persona di Modena ha addirittura offerto di saldare il conto dei sei clienti fuggiti, un gesto di generosità che ha commosso lo staff della Cascina Pietrasanta. Poi ora la svolta, che ci insegna che la maleducazione non va mai bene, ma che c’è sempre la possibilità di rimediare ai propri errori.