Dopo l’incontro di mercoledì 10 aprile con le parti sociali, la maggioranza ha deciso di rivedere le norme per la sicurezza dei luoghi di Lavoro messe a punto dalla ministra Marina Calderone all’indomani delle morti nel cantiere Esselunga di Firenze, il 16 febbraio scorso. Effetto dell’ennesima tragedia, quella di Suviana, e dello sciopero indetto per oggi da Cgil e Uil. Tra le novità al voto in commissione Bilancio alla Camera, dove è arrivata anche la ministra, la parità economica e normativa per i lavoratori in appalto, con l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, escludendo quindi la formula “più applicati” e dunque i contratti pirata. Saranno sanzionati anche i committenti delle opere senza il documento “Durc di congruità”, sia per appalti pubblici che privati, senza soglie minime per quelli pubblici e con soglie riviste al di sopra dei 70.000 euro per quelli privati. E poi le sanzioni per le grandi imprese che violano le norme di sicurezza aumenteranno al 10% dell’appalto anziché, com’era stato previsto, tra 6.000 e 12.000 euro.

Resta fuori un esplicito divieto al subappalto a cascata, né è stata prevista un’estensione della patente a punti a tutti i settori oltre l’edile, come chiesto da sindacati e dalle opposizioni. Questo l’oggetto dell’emendamento riformulato sul quale i lavori della commissione sono stati sospesi dopo la discussione e la replica della ministra Calderone, che ha chiesto di accantonarlo per fare delle verifiche con gli uffici. Centrale il nodo della tabella con le violazioni che comportano la decurtazione dei crediti, dove – hanno denunciato le opposizioni – si riducono da 10 a 2 i punti tagliati per infortunio che comporta inabilità temporanea assoluta con astensione dal lavoro per oltre 60 giorni e da 15 a 8 per infortunio che comporti inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale. “Credo si siano fatti dei sostanziali passi avanti. Il cantiere rimane aperto perché abbiamo un impegno con le parti sociali ad incontrarci periodicamente”, ha detto la ministra sull’emendamento che, riformulato, riscrive la norma sulla patente. “Si parte dall’edilizia, ma nella riformulazione è prevista un’apertura ad altri settori che dovranno essere valutati”.

“Di fronte alle notizie drammatiche delle cronache dai cantieri di tutta Italia contiamo che la ministra non venga solo a parlarci di patenti a punti ma di fermare le catene de subappalti e del lavoro come una merce da prendere al discount”, ha dichiarato prima dell’inizio dei lavori il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Bilancio, Marco Grimaldi. Che rilancia sull’estensione della patente a punti per tutti i settori: “Il sistema di qualificazione di tutte le imprese dev’essere un prerequisito per l’accesso all’esercizio di tutta l’attività imprenditoriale, per appalti pubblici e privati di tutti i settori, sulla base del rispetto delle normative e di contratti pertinenti al lavoro svolto. Non è accettabile poi che l’azienda appaltante non abbia responsabilità di controllo su tutta la filiera dell’appalto. La patente a punti deve essere un meccanismo chiaro di sanzione per l’interdizione dalle attività delle imprese scorrette: se il recupero dei crediti persi sarà possibile, che coinvolga la formazione dei lavoratori e lavoratrici e non solo dell’imprenditore, premiando ulteriormente gli investimenti volti a ridurre il rischio futuro. Rimane poi l’esigenza di alzare le soglie di decurtazioni alla patente a punti, in particolare per gli infortuni gravi e mortali. Anche un solo morto, cui responsabilità è accertata in capo all’impresa, deve produrre la sospensione dell’attività fino a che siano stati realizzati interventi sia formativi sui lavoratori che investimenti per prevenire ulteriori infortuni”, ha chiesto Grimaldi in commissione. Dura era già stata anche Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro della segreteria nazionale del Partito democratico, che oggi è in piazza insieme ai sindacati. “Abbiamo ottenuto un primo importante risultato: la necessaria estensione delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Ma su tanti altri aspetti, fra cui formazione, prevenzione, patente a crediti, contrasto alla precarietà del lavoro, le risposte sono ancora totalmente insufficienti”. Sulla formula che individua i ccnl applicabili, il Movimento 5 stelle parla di “atto di realismo da parte del governo, che nella versione del provvedimento licenziata in Cdm il 26 febbraio scorso aveva indicato come riferimento i contratti “maggiormente applicati”. Ora – spiega la capogruppo in commissione Lavoro alla Camera, Valentina Barzotti – l’obiettivo è migliorare anche l’impianto della patente a punti, che così com’è non può funzionare”.

Di passi avanti hanno parlato anche i sindacati, anche se insufficienti. “La mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che si è intensificata dopo la tragedia nel cantiere Esselunga di Firenze ha iniziato a produrre importanti risultati, e per questo avanti con lo sciopero generale di domani insieme alla Uil”, hanno detto ieri la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David, e il segretario generale della Fillea-Cgil, Alessandro Genovesi, dopo l’incontro al ministero del Lavoro dove sono stati illustrati gli emendamenti al dl Pnrr. “Bene per ciò che risponde alle nostre rivendicazioni, negative invece – sottolineano Re David e Genovesi – la conferma del limite per la patente a crediti ai soli cantieri mobili edili e senza comprendere anche le malattie professionali; nessuna norma per limitare gli appalti al massimo ribasso nel privato; la totale assenza di un piano nazionale di prevenzione su salute e sicurezza con relativo e adeguato finanziamento, di cui l’ultima tragedia alla centrale idroelettrica al lago di Suviana, insieme al susseguirsi di quotidiane morti e infortuni sul lavoro, denotano l’assoluta urgenza”. “Pur avendo apprezzato alcuni importanti passi avanti, che avevamo fortemente rivendicato, come il riconoscimento dell’eguale trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto nei contratti stipulati dalle sole organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative e aver ridotto le soglie per le sanzioni sulla mancata applicazione della congruità negli appalti pubblici e privati a 70mila euro, riteniamo che permangono molte criticità e mancanze”, hanno affermano la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese, e il segretario generale della Feneal-Uil, Vito Panzarella, al termine del tavolo tecnico al ministero del Lavoro sulla sicurezza e sulla patente a crediti. In primis, proseguono, “riteniamo che l’estensione della patente a tutti i settori e le tipologie di impresa sia assolutamente prioritaria, oggi ancora di più se pensiamo alla tragedia accaduta ieri al lago di Suviana. Vogliamo la reintroduzione del cartellino identificativo per chi entra nei siti produttivi per poter verificare la regolarità del rapporto di lavoro”.

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