A oltre sei mesi dall’inizio dei raid israeliani, Oxfam ha raccolto una poesia di una giovane operatrice palestinese a Gaza, Ghada Al-Haddad, che nei suoi versi racconta il dolore e l’angoscia della vita sotto le bombe e si immagina le strade della sua città senza la guerra. Intanto, anche dopo il ritiro delle truppe israeliane dal sud della Striscia annunciato alcuni giorni fa, continua ad aumentare il numero delle vittime arrivato a 33mila e 545. Cifra che si va ad aggiungere a quella dei feriti, 76.094, e a quella indefinita dei dispersi sotto le macerie. Solo nelle ultime 24 ore sono 63 le persone uccise e 45 quelle rimaste ferite nell’enclave.
Il racconto fa parte di una serie di testimonianze raccolte dagli operatori e dai manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare. L’obiettivo è avere un racconto in prima persona da parte dei civili a Gaza, coloro che in questo momento stanno pagando il prezzo più alto del conflitto.
LA PETIZIONE – Nessuna risposta umanitaria significativa potrà esserci senza un immediato cessate il fuoco. Per questo Oxfam ha lanciato un appello urgente al governo italiano e ai leader europei a cui si può aderire su: https://www.oxfamitalia.org/petizione-gaza/