di Mario Raimondi

Abito non lontano dalla diga di Suviana, teatro un paio di giorni fa di un gravissimo incidente sul lavoro in cui hanno perso la vita, ad oggi, 5 persone, e altre sono rimaste gravemente ferite. Un bilancio che probabilmente sarà destinato ad aggravarsi quando saranno recuperati i dispersi. Ancora una volta – la più recente è stata circa un anno fa in Romagna – abbiamo dovuto assistere alla solita e vergognosa passerella di politici vari, compresi membri del governo, che sono arrivati come le mosche a rompere le scatole, in un momento di intenso dolore per i familiari delle vittime e per tutta la comunità circostante.

Sorge spontanea una domanda: “ma cosa diamine siete venuti a fare?”.

Non certo ad aiutare i soccorritori, che sanno perfettamente il fatto loro e si stanno prodigando con competenza e abnegazione per fare il possibile nei soccorsi. Di sicuro non hanno nessun bisogno di voi e delle vostre inutili parole di circostanza, vuote e spesso sinceramente fastidiose. Qualcuno ha detto che vuole rendersi conto personalmente di quanto accaduto. Affermazione ridicola nell’era della comunicazione in tempo reale. Forse nei palazzi del potere non sono ancora entrati telefono, televisione, internet, ecc… ? Quali informazioni in più possono raccogliere di persona anziché stando seduti nei propri uffici? E se anche fosse, per farne cosa?

Altri hanno detto che sono venuti a esprimere la “vicinanza delle istituzioni”, facendo finta di non sapere che che la vicinanza delle istituzioni la si vede nei fatti e non dalla loro sgradevole e ingombrante presenza personale. Gli alluvionati della Romagna la vicinanza del governo italiano e dell’Europa non l’hanno ancora concretamente percepita!

Tutti, immancabilmente, hanno pontificato che “fatti del genere non sono tollerabili”, “la sicurezza sul lavoro è fondamentale in un paese civile”, che “bisogna prendere efficaci provvedimenti”, che “la catena dei subappalti…”, e bla bla bla. Noi umili cittadini ignoranti e non “eletti” lo sappiamo da sempre che questi fatti non sono tollerabili e che la sicurezza sul lavoro è fondamentale in un paese civile.

Purtroppo noi umili cittadini non abbiamo alcun potere per prendere gli efficaci provvedimenti e per intervenire sulla catena dei subappalti. Oddio, magari sbaglio e forse lo deve fare la Cesira della salumeria in piazza a Camugnano, magari il prete di Suviana o Tunein, l’idraulico di Bargi. Voi politicanti, parlamentari e governanti certamente no, visto che negli anni, alternandovi al potere, non avete fatto un beato accidente in merito.

Delle due l’una: o siete totalmente incapaci (ma non credo) o, peggio, avete palesemente tradito la fiducia di chi vi ha votato e ve ne siete stati indifferenti sui vostri scranni, a grattarvi la pancia e a intascare diverse migliaia di euro mensili. In entrambi i casi ribadisco la domanda iniziale: cosa diamine siete venuti a fare?

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