“Il possibile addio di Amadeus rischia di essere l’ennesimo duro colpo per la Rai. Una perdita che potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ascolti ed anche sui conti dell’azienda. Un probabile passaggio a una rete concorrente – purtroppo non il primo – che non può non preoccupare, riconducibile ad un vertice (AD e DG) che ha occupato manu militari il Servizio Pubblico”, l’Usigrai attacca i vertici dell’azienda.
Il sindacato dei giornalisti Rai ha diffuso una nota dopo le voci di una rottura imminente con il conduttore, in procinto di approdare in Warner Bros. Discovery. “Soprattutto perché, se per Fabio Fazio non c’è stata una responsabilità diretta di questo vertice (anche se nulla è stato fatto per trattenerlo), in questo caso più fonti sostengono che la scelta dell’artista di lasciare la Rai non sia dettata da ragioni economiche, bensì dalla delusione rispetto all’impossibilità di innovarla“, continua il comunicato.
Usigrai cita anche le indiscrezioni di stampa, il Corriere della Sera parla di pressioni ricevuti nei mesi scorsi per avere a Sanremo come ospite Hoara Borselli, in gara Povia, Mogol come direttore artistico e anche la richiesta di un “pranzo di cortesia” con Pino Insegno: “Sui giornali, inoltre, si legge di pressioni sul conduttore per far lavorare personaggi dello spettacolo vicini alla presidente del Consiglio. Un metodo che, se confermato, danneggerebbe fortemente la nostra azienda. La Rai a guida Sergio – Rossi è attenta solo alle sollecitazioni della maggioranza di governo e dei partiti in genere. Tace di fronte a norme sulla par condicio, che rischiano di far fuggire altri telespettatori, e investe su costosissimi programmi flop”, tuona l’esecutivo Usigrai.
L’amministratore delegato Roberto Sergio ha così commentato il proliferare di indiscrezioni: “Una infinità di false notizie, riferite al contratto di Amadeus, anche attraverso autorevoli testate, stanno danneggiando l’Azienda Rai. Tutto questo è inaccettabile”, ha dichiarato all’Adnkronos a margine della conferenza stampa di ‘Vivicittà’ a Viale Mazzini.