Tetto panoramico escluso, praticamente l’unico accessorio a richiesta in Italia, la quinta generazione della Hyundai Santa Fe a 5 posti e a 2 ruote motrici si potrà avere a meno di 50.000 euro, in allestimento Business con cerchi in lega da 18”. Il listino verrà ufficializzato in maggio, quando si apriranno anche gli ordini, ma la filiale nazionale del costruttore coreano ha già fatto sapere che per la declinazione a 7 posti serviranno altri 1.200 euro, mentre per la trazione integrale ne occorreranno 2.000 in più.
Il prezzo d’accesso è piuttosto “aggressivo” e decisamente interessante perché il modello, attualmente in gamma praticamente solo in una versione top di gamma, arriva con equipaggiamenti di serie per un controvalore stimato attorno ai 10.000 euro ad un costo inferiore. Senza contare la motorizzazione, esclusivamente Full Hybrid (in seguito verrà importata anche l’opzione plug-in), e le proporzioni maggiorate. La nuova Hyundai Santa Fe misura 4,83 metri di lunghezza, 5 centimetri più di prima (4,78), con un passo lievitato di 50 millimetri, da 2,765 a 2,815. Le ruote posteriori non sono state spinte fino all’estremità perché i designer hanno immaginato il Suv come un veicolo quasi da “avventura” e anche con un’aerodinamica migliorata (il Cx scende da 0,35 a meno di 0,30): l’italiano Nicola Danza, di stanza a Francoforte, dove si trova il quartier generale europeo del gruppo coreano, ricorda che il progetto è nato durante la pandemia, quando la vita all’aria aperta era una aspirazione. Non a caso nell’abitacolo, nel comparto davanti al passeggero anteriore, è sopravvissuto anche il vassoio di sterilizzazione.
Il portellone posteriore (1.275 millimetri di larghezza e 812 di altezza) è talmente ampio da consentire un agevole carico e scarico e da apparire quasi come una veranda: “Non abbiamo ancora gli accessori – sorride Andrea Crespi, il manager romano numero uno di Hyundai Italia – ma sono stati immaginati e quindi sono possibili”. La declinazione più esclusiva, la Calligraphy, dispone già di un maniglione a scomparsa nel montante posteriore che consente un eventuale facile accesso al tetto, per il quale è stato ipotizzata anche una tenda.
La inedita Santa Fe, che sarà disponibile nelle concessionarie in estate, ha un bagagliaio che in configurazione normale assicura già oltre 700 litri di capienza, che possono lievitare a più di 2.000 con i sedili ribassati. Dietro le due poltrone davanti (perché di questo si tratta), c’è spazio anche per dormire.
Hyundai ha rinunciato al diesel: “Dobbiamo guardare avanti, non indietro”, insiste Crespi. L’opzione Full Hybrid basata sul millesei turbo benzina (lo stesso della Tucson) leggermente depotenziato per rientrare nelle normative comunitarie sulle emissioni arriva a 215 Cv e 370 Nm di coppia. Non è una motorizzazione “bruciasemafori”, ma razionale ed efficiente: l’obiettivo è quello di diventare appetibile per il comparto business (che colonizza il segmento D) e anche di offrire un’auto sostenibile per le famiglie, che già possono scegliere tra la la Bayon (4,18 metri), la Kona (4,35) e la Tucson (4,50).
L’abitacolo trasmette sensazioni premium, confermate anche da alcune dotazioni: spiccano i due schermi 12,3” con comandi a sfioramento e fisici (oltre che acustici) e l’ampio corridoio centrale, oltre all’istintivo sistema di cambio collocato dietro al volante, ma facilmente raggiungibile. Il veicolo dispone di 10 airbag e del sistema di guida autonoma di livello 2 con una interessante dotazione di tecnologie di sicurezza e assistenza (Intelligent Speed Limit Assist, Rear View Monitor, Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist, Front/Rear Parking Distance Warning, Surround View Monitor, Remote Smart Parking Assist e Safe Exit Assist). Anche la nova Santa Fe vanta una garanzia di 5 anni a chilometri illimitati.