Sindacati, istituzioni e studenti: sono migliaia in piazza a Torino per chiedere il rilancio dell’automotive e di Mirafiori. È il giorno dello sciopero generale di otto ore, proclamato da tutti i sindacati metalmeccanici, per la prima volta insieme dopo quindici anni. “Questa città deve tornare a essere la capitale europea dell’automotive – ha detto Michele De Palma, segretario generale della Fiom – dopo anni di cassa integrazione, servono nuovi investimenti. Qui bisogna arrivare a produrre 200mila auto all’anno”. “Prima di aprire ai cinesi sarebbe opportuno far lavorare i nostri stabilimenti dato che in questi tre mesi stanno producendo il 50% della produzione e ci sono tantissimi lavoratori in cassa integrazione questa disputa è qualcosa che distrae l’attenzione dai problemi reali” ha detto il segretario nazionale della Uilm, Rocco Palombella. “Ieri – ha aggiunto – ho sentito il ministro Urso dire che la ‘Milano’ dell’Alfa Romeo non può essere chiamata così perché non si produce in Italia, noi chiediamo intanto che la vettura venga prodotta in Italia, ma se cambia l’Alfa Romeo Milano deve cambiare anche quella cinese che si chiama ‘Modena’ perché entrambe sono una presa per i fondelli all’Italia e ai lavoratori, quindi prima di far cambiare nome devono decidere come far risalire la produzione nei nostri stabilimenti”.

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