Una donna trovata morta ieri sera nel suo letto e il marito di fianco con un’evidente cancrena a una gamba e in gravissimo stato di denutrizione in un appartamento all’Aprica (Sondrio), in Valtellina. È la scena che si sono trovati di fronte i carabinieri intervenuti sul posto dopo essere stati chiamati dai vicini di casa che avevano avvertito un forte odore. “È tutto a posto in casa” ha detto il figlio sessantenne quando i militari hanno bussato alla porta dell’appartamento per un controllo. L’uomo, un sessantenne disoccupato che vive grazie alle pensioni degli anziani genitori, non voleva che entrassero, ma i militari hanno insistito e, una volta in casa, hanno trovato i due anziani nel letto. Lei morta probabilmente da diverse settimane e il coniuge gravissimo accanto a lei.
La Procura di Sondrio, guidata da Piero Basilone, ha disposto accertamenti all’Arma provinciale guidata dal colonnello Marco Piras. L’anziano è stato ricoverato in ospedale d’urgenza, ma non sarebbe in pericolo di vita. Sarà effettuata l’autopsia sul cadavere dell’anziana. Il 60enne è stato a lungo ascoltato come persona informata sui fatti, presente il magistrato di turno Chiara Costagliola che ieri sera ha coordinato le prime indagini effettuando un sopralluogo nell’alloggio dove è stato trovato il corpo senza vita della donna, classe 1933, in avanzato stato di decomposizione. L’intera famiglia si era trasferita da Verona all’Aprica durante la pandemia.
All’uomo, poi portato in ospedale in Psichiatria, vengono contestati le accuse di abbandono di incapace e occultamento di cadavere. Dopo esser stato interrogato in mattinata, l’uomo sessantenne non è stato arrestato ma è stato portato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Sondrio. Anna Maria Squarza Monticelli, 91 anni, era stesa sul letto con un lenzuolo che le copriva il volto e, accanto a lei, il marito 90enne.