Sono stati distrutti nella notte tra il 12 eil 13 aprile i vitigni di alcuni cugini del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a Brentino Belluno, in provincia di Verona. A essere danneggiati sono stati un centinaio di viti del vitigno Chardonnay, causando danni stimati intorno ai 60mila euro.
Il gesto è stato rivendicato dall’Animal liberation front (Alf) che ha lasciato, sul luogo del sabotaggio, uno striscione con scritto “Ringraziate l’ammazza orsi“. Il riferimento è alla politica del leghista Fugatti riguardante l’abbattimento degli orsi. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri per effettuare i rilievi e avviare le indagini. Il governatore trentino non ha voluto commentare l’accaduto e si è limitato ad esprimere la sua “fiducia al lavoro delle forze dell’ordine che faranno chiarezza”.
In molti hanno espresso vicinanza e solidarietà al presidente e ai suoi familiari. “Solidarietà al presidente Maurizio Fugatti e ai suoi familiari – ha detto il Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana -. Esprimo ferma condanna per quanto avvenuto ai loro danni. Auspico che i responsabili siano presto individuati e che queste gravi iniziative vengano adeguatamente sanzionate“. Vicinanza anche del governatore del Veneto Luca Zaia che ha aggiunto: “La differenza di idee si può manifestare senza arrivare ad atti che non possono essere definiti dimostrativi perché danneggiano ambiente, piante e produzioni e offendono persone”. Dal Carroccio anche la senatrice Mara Bizzotto, vicepresidente vicario del Gruppo Lega al Senato che definisce l’azione “un atto vile, intimidatorio, che si commenta da solo e che ci auguriamo venga condannato da tutte le parti politiche”.
Nel frattempo ha suscitato particolare clamore a Trento il recente caso di un asino sbranato da un orso a Sopramonte, a pochi chilometri dal capoluogo trentino. “La sicurezza delle persone e dei beni è e rimarrà per noi una priorità assoluta. Rispetto alla delicata e difficile gestione dei grandi carnivori, la Provincia di Trento sta seguendo scrupolosamente quanto prevede lo specifico protocollo”, ha detto l’assessore provinciale all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni. L’amministrazione – ha detto – “agisce dunque seguendo tale preciso protocollo, non sottovalutando alcun accadimento, ritenendo al contrario che il principio di precauzione debba guidare le scelte gestionali, a maggior ragione se e quando possono esserci potenziali minacce per la sicurezza pubblica”.