Bronny James si dichiara elegibile per il Draft – In USA non si è parlato d’altro in settimana. Il figlio maggiore di LeBron James ha deciso di capire come “butta” in prospettiva Draft 2024, lasciandosi però la porta aperta per tornare al college (che non sarà più USC). Ora come ora, Bronny James non è da NBA. Non ha un vero ruolo in prospettiva, tecnicamente lascia molto a desiderare. Al momento, è una guardia-tiratrice con le misure di una point-guard (188 cm), senza tiro da fuori, con un trattamento della sfera non certo di alto livello. In contropiede a volte si esalta (perché è atletico), ma a difesa schierata emergono tutti i suoi limiti in termini di efficienza offensiva, capacità di attaccare dal palleggio, pull-up jumper dalla media. Farà bene a rimanere ancora al college, sperando in una crescita individuale. C’è chi dice che comunque i Lakers proveranno a sceglierlo. Mah…

Rookie dell’anno: chi sarà? – È stato Victor Wembanyama fin dall’inizio della stagione (anche se non c’è ancora la nomina ufficiale). L’esordio di Chet Holmgren di OKC, a tratti, aveva posto qualche dubbio. Fugato dal francese di 224 cm partita dopo partita. Il giocatore degli Spurs ha avuto un impatto, a livello individuale, degno di gente come Tim Duncan, Shaquille O’Neal, Chris Webber. Niente male. È già con ogni probabilità nella top 5 dei difensori della NBA. Ha fatto vedere di recente un palleggio in traffico “alla Bodiroga” complicato anche per un playmaker. Ha dato vita a una “sagra delle stoppate” durata ben 82 partite. È il futuro della NBA. C’è da tremare.

That’s all Folks!

Alla prossima settimana.

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