Mohamed Lamine Saida, in arte Simba La Rue, è tornato in carcere. È stata una – a tratti – inaspettata escalation quella che ha portato il rapper alla detenzione. Un susseguirsi di infrazioni che hanno spinto la Corte d’appello di Milano ad accogliere la richiesta della Procura generale, nei confronti dell’artista, di trasferirlo in galera per “totale incapacità di autocontrollo”.
Simba, prima dell’ennesimo arresto, era ai domiciliari dal 29 marzo a seguito della “violazione delle prescrizioni” che lo costringevano a stare in casa “nelle ore serali e notturne”. Dall’obbligo di dimora, i domiciliari ed ora il penitenziario Bassone di Como per il cantante che, in una recente intervista a Nicolò De devitiis de Le Iene, aveva dichiarato: “Se uno per strada mi dice cretino, gli tiro un pugno in bocca. Chi ci perde è lui perché gli rompo la mandibola”. Un talento, quello di Simba, che tuttavia continua a scontrarsi con problemi di natura legislativa. Sulla fedina penale pesa, e non poco, la condanna a 6 anni, 4 mesi e 15 giorni di reclusione in primo grado a novembre 2023 per la sparatoria nei pressi di corso Como assieme all’amico Baby Gang, ai danni di due ragazzi senegalesi, rimasti feriti.
La Rue era stato segnalato dalla Questura di Milano il 12 marzo 2024 a Rozzano, nei pressi del kartodromo, in compagnia di amici. Oltre ad aver violato l’obbligo di dimora, il trapper si sarebbe schiantato contro un palo a bordo di un’Audi 6, dandosi successivamente alla fuga. Il momento dell’arresto è stato condiviso sulle storie Instagram dallo stesso Simba: “Mi stanno portando via. A presto fam”, ha scritto il 21enne condannato, inoltre, ad ulteriori 4 anni per aver pestato il rivale Baby Touché nella cosiddetta “faida tra trapper”. A postare un’ulteriore storia sono stati i fratelli dell’artista che, immortalandolo poco prima dell’uscita di casa, hanno scritto “Re Leone” all’interno del contenuto condiviso e “Free presto” a corredo di quest’ultimo.
Simba La Rue ha da poco annunciato il suo ultimo progetto musicale, “Tunnel”. Tutto era pronto per un tour che avrebbe portato il rapper in giro per l’Italia e, soprattutto, per il Fabrique di Milano. Il disco d’oro ottenuto grazie all’album aveva aumentato l’attesa e l’aspettativa di vedere una nuova versione di Simba, però, gli organizzatori degli eventi, a seguito dei continui problemi con la legge del cantante, hanno dovuto annullare le esibizioni per motivi “indipendenti dalle loro volontà e da quella dell’artista”.
