“Non abbiamo ragione per accantonare la candidatura di Michele Laforgia a sindaco di Bari, ma vedremo quello che succederà nelle prossime ore”. Da Corigliano Rossano, in provincia di Cosenza, Giuseppe Conte conferma ancora una volta che il Movimento 5 stelle sosterrà l’avvocato penalista, appoggiato già da Sinistra italiana, Italia viva, +Europa e socialisti. “Abbiamo una sfida importante per il governo della città – ha aggiunto l’ex premier – Una sfida che sta diventando anche di risonanza nazionale. Dobbiamo pensare alla comunità barese. E serve un segnale di forte rinnovamento. Lasciamo che siano le forze locali a valutare la situazione. Laforgia non l’abbiamo scelto noi, ma la comunità civica e le componenti sane di Bari. E in questo senso ci ha convinto”.

In mattinata, intanto, il candidato del Pd Vito Leccese ha commentato la proposta di candidatura del terzo aspirante sindaco per il centrosinistra, cioè Nicola Colaianni, professore universitario ed ex deputato, oggi 78enne. “Nella giornata di domani concluderò gli incontri con i responsabili delle forze politiche che sostengono la mia candidatura per una valutazione congiunta. Al termine della consultazione mi riservo di incontrare Michele Laforgia per condividere insieme il percorso futuro. Da parte mia sento tutto il peso della responsabilità per una decisione che può rivelarsi decisiva per il futuro della coalizione del centrosinistra e della città di Bari”, ha detto l’attuale capo di gabinetto del sindaco uscente Antonio Decaro.

Colaianni, contattato dal leader di Sinistra italiana ed ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha dato la sua disponibilità a tenere unita la coalizione all’appuntamento delle comunali di giugno. Per essere unita, però, la coalizione dovrebbe passare prima dal ritiro di Leccese e Laforgia. I due candidati avrebbero dovuto confrontarsi con le primarie lo scorso 7 aprile ma le inchieste giudiziarie sul voto di scambio che hanno coinvolto esponenti di Comune e Regione hanno spinto Conte a sfilarsi dalla competizione perché, come sostenuto in più occasioni da Laforgia, c’era il rischio che potessero essere inquinate. Conte ha dunque proposto al Pd di appoggiare Laforgia, ma al momento i dem non sembrano convinti di mollare Leccese. Da qui è arrivata la proposta di Vendola. Il leader dei 5 stelle, però, ha escluso l’ipotesi di cambiare candidato. Almeno fino a oggi.

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