Cosa accomuna lo spot della GrissinBon con il tema della violenza sessuale? Apparentemente nulla, anche se gli utenti di TikTok ne hanno dato una connotazione differente. I trend che diventano virali vanno e vengono, ma quello della canzoncina presente nella pubblicità dell’azienda italiana, sta facendo parlare di sé già da diverse settimane. Sono sempre più in voga tra i giovani della Generazione Z (e non solo) brevi clip che diventano virali sul web in cui si rallenta una canzone o, come nel caso di GrissinBon, uno spot pubblicitario. Il risultato? Contenuti buffi con lo scopo di diventare dei veri e propri tormentoni. Tra gli esempi di filmati maggiormente circolati in rete potremmo citare il ritornello di “Pastello Bianco” dei Pinguini Tattici Nucleari e quello di “Tu no”, brano di Irama intonato durante l’ultima edizione sanremese.
Qual è il nesso, dunque, tra dei grissini rispetto a canzoni da milioni di ascolti? I remix – se così possiamo definirli – da parte dei creator. Dall’idea di uno “sviluppatore”, la creazione (o, in alcuni casi, la parodia) circola sui social e si espande a macchia d’olio. Nel caso dei GrissinBon, la retorica dietro al trend è tanto sottile, quanto poco definita. I cortometraggi che vanno per la maggiore sono quelli pubblicati da ragazze che, grazie al “Metodo GrissinBon”, fanno vedere come provare a tenere lontano da sé potenziali pericoli. La paura delle donne di poter subire stupri e aggressioni di natura sessuale è preoccupatamene in crescendo. Se da un lato è doveroso parlare di questa piaga sociale nel più serio e consapevole dei modi, d’altro canto c’è chi tratta la situazione in tutt’altro modo.
Cosa si cela dietro il “Metodo GrissinBon”? L’azione è tanto semplice quanto significativa. Consiste nel fare una buffa camminata in luoghi come la metropolitana o le strette vie di una città. L’obiettivo? Cercare di allontanare chiunque possa essere malintenzionato. Il trend, infatti, è per lo più interpretato da ragazze e il significato è quello di apparire il “meno attraenti possibili”. Se in un primo impatto la canzoncina dei grissini può strappare un sorriso, in realtà nasconde l’insicurezza ed il timore di migliaia di giovani nel girare da sole per strada. Se in molte intendono in questo modo la tendenza social, tuttavia, sono molteplici i video (anche di ragazzi) che ne fanno un uso diverso.
Su come sia nato il fenomeno ci sono pareri discordanti. C’è chi ipotizza sia diventato popolare grazie ad una camminata del leghista Matteo Salvini e chi, invece, sostiene sia partito tutto da un ragazzo che avrebbe confessato in ‘un’intervista’ di star ascoltando la “canzoncina GrissinBon” nelle cuffiette. Ad onor di cronaca, teniamo a sottolineare che la pubblicità della fabbrica di grissini non verte a fornire secondi messaggi, se non esclusivamente quelli di natura gastronomico-commerciale.
A differenza di molte altre meteore del web dal contenuto effimero, quello di “GrissinBon” è presente sulla home di moltissimi utenti già da diverse settimane. La spiegazione del motivetto, conferita solamente da molti creator, ha al suo interno un significato sociale che riguarda tutti noi da vicino. “Pov: sono le 5:10 a Milano e la ‘tecnica GrissinBon’ è la tua unica salvezza”, ha scritto a corredo di un video pubblicato un’utente che, come moltissime ragazze, si sente sempre meno sicura a girare da sola per strada.
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