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La nostra guida per il Fuorisalone: i migliori locali e le installazioni della Milano Design Week da non perdere nei dintorni

di Rita Bossi
E dove mangiare? Ecco gli indirizzi non perdere durante la MDW - 8/8

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A Milano si sta fuori, nei nuovi rooftop e ci si ritrova negli hotel di lusso come il Portrait che è diventato famoso con il ristorate casual Ten Eleven, il Beefbar e il suo gemello Rumore. Cocktail bar con piccola cucina dove la carta e il concept sono stati studiati da Francesco Cione, direttore e Sossio Del Prete, Bar Manager. Champagne, ottima mixology, musica dal vivo o dj la sera. Nascono locali alla moda che uniscono buon cibo, bella gente e atmosfere che regalano belle serate. Ne è un esempio il Caruso Nuovo Bistrot, all’interno del Grand Hotel et de Milan in via Manzoni, di fresco restyling, in cui classicità e contemporaneità si intrecciano a un menu gourmet, a cura dello Chef Gennaro Esposito e dall’Executive chef Francesco Potenza. Un ristorante che si distingue per la sua mediterraneità, per i colori e profumi e i sapori intensi delle materie prime, protagoniste assolute del menù che include piatti come la pasta con le patate, lo spaghetto ai pomodorini del Vesuvio, la zuppetta di olive Nocellara del Belice con pesce spatola “anni 80”.

All’interno di Palazzo Cordusio, un Hotel Gran Meliá, ben 4 locali: Giardino Cordusio, cocktail bar italiano nel cortile interno dell’hotel, SACHI, ristorante giapponese affacciato sulle guglie del Duomo, Gioia Pasticceria al piano terreno e Isola, ristorante con cucina ispirata alla ricca tradizione gastronomica delle isole italiane meridionali – anch’esso con vista panoramica su via Dante e Piazza Mercanti.

In zona Brera, via Fiori Chiari, pochi mesi fa ha aperto Coraje, di Augustina Gandolfo, moglie del calciatore Lautaro Martinez che ha portato la cultura culinaria argentina nel cuore di Milano, senza stravolgere storie e identità dei due mondi. Dall’unione di questo locale con Cocciuto (https://www.cocciuto.com/), realtà di spicco della ristorazione milanese e nei suoi tre locali – in Pt. Venezia, Pt. Genova e Pt. Romana e ora in via Turati – è nata CoYCo, una vera e propria partnership, molto più di una semplice unione culinaria: la fusione di due mondi gastronomici diversi, quello italiano e quello argentino, che si intrecciano in un tessuto culturale ricco di sfumature e di significato.

In zona porta Romana, c’è Salvatore Lioniello Pizzeria, in via Friuli 46. Star di Tik Tok, pizzaiolo napoletano dall’iconico cappello, arriva a Milano e punta a replicare il fenomeno del successo campano. Figlio d’arte, tre spicchi per la Guida Gambero Rosso, lo stile è quello neoclassico con cornicione importante. A un anno dall’apertura del Padel Palace, ha inaugurato il 23 marzo scorso ABKS Break Time, in via Privata Alfredo Soffredini 16, il nuovo bistrot firmato dallo chef Alessandro Borghese che completa la struttura indoor dedicata agli appassionati di padel, rendendola un vero e proprio polo di attrazione in città per gli sportivi e gli amanti della buona cucina. Il locale si sviluppa su due livelli e conta un totale di 60 coperti. Time segue gli orari di apertura del centro sportivo dalle 9 alle 23. La mattina parte con le colazioni, mentre la cucina è operativa dalle 12 alle 22. In menu lasagnetta con carciofi, Mac&Cheese al praga, insalata del mese e tre panini firmati da Joe Bastianich, oltre alla caffetteria.

Il ristorante fine dining Pellico 3 Milano, all’interno di Park Hyatt Milano, icona dell’ospitalità, cinque stelle lusso, che quest’anno celebra i suoi primi 20 anni in nome di un glamour elegante e sofisticato, è l’indirizzo perfetto per vivere un’inedita esperienza di gusto, lasciandosi coinvolgere dal suo raffinato percorso gustativo immersi in uno spazio architettonico luminoso e accogliente. L’Executive Chef Guido Paternollo sceglie materie prime di qualità tenendo conto della loro stagionalità e firmando così una cucina in continua evoluzione in grado di regalare un intreccio di sapori, colori ed esperienze capaci di risvegliare tutti e cinque i sensi. E’ possibile soggiornare all’interno di una delle sue 108 camere, di cui 26 suite, parte del progetto di riqualificazione dello studio Flaviano Capriotti Architetti, e immergersi in un’atmosfera unica e senza tempo, entrando in contatto con ambienti sofisticati e ricercati in cui potersi sentire a casa.

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