Nicola Colaianni fa un passo indietro e rinuncia alla candidatura unitaria del centrosinistra alle elezioni comunali di Bari. L’ex magistrato ha spiegato di aver accolto “con spirito di servizio” la proposta così da evitare “la divisione da più parti temuta”. Ancora domenica il leader del M5s Giuseppe Conte aveva ribadito che la candidatura di Nicola Laforgia, sostenuto anche da Sinistra Italiana e Italia Viva, non era tramontata.

Oggi la decisione dell’ex magistrato. Era stato Nichi Vendola chiedergli la disponibilità a tenere unito il campo progressista e superare le due candidature di Michele Laforgia e Vito Leccese: “Ho garantito ai due candidati, e alle forze che li sostengono, pari dignità, controllo sulla pulizia delle liste, trasparenza e, naturalmente, legalità. Ho riscontrato, tuttavia, che, pur nella sostanziale convergenza ideale e programmatica, permangono rigidità che non rendono possibile una composizione”, ha spiegato Colaianni.

Adesso “con lo stesso spirito di servizio – spiega ancora – rinuncio perciò al tentativo e rimetto con serenità ai due candidati il compito di porre le basi per il sostegno reciproco nelle fasi ulteriori del procedimento elettorale”. Nelle ore precedenti, Laforgia aveva spiegato che “con tutto il dovuto rispetto per i partiti e i leader nazionali, per Bari si decide a Bari, non a Roma”.

Sabato sera, aveva ricordato, “le forze politiche, i movimenti e le associazioni che sostengono la mia candidatura, mi hanno incaricato di verificare le condizioni per la candidatura unitaria di Nicola Colaianni e attendiamo l’esito delle consultazioni di Vito Leccese e della direzione regionale del Pd prevista per oggi pomeriggio”. Tutto inutile, ora che Colaianni ha deciso di fermarsi. Tuttavia, Laforgia aveva sottolineato di aver “rimesso da tempo la candidatura a sindaco nelle mani di chi mi ha proposto e mi ha sostenuto fino a questo momento, ribadendo la volontà di cercare sino all’ultimo minuto utile una soluzione unitaria”.

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