Non è il MotoGP, che ha una grande tradizione in Romagna, ma anche la Formula E si è “difesa” bene sul Misano World Circuit intitolato a Marco Simoncelli che nel fine settimana ha ospitato gli ePrix 6 e 7 della decima stagione del mondiale elettrico, i primi in Europa. Il pubblico, circa ventimila persone, molte delle quali hanno visto per la prima volta dal vivo la gara della rassegna politicamente corretta (è in testa alle classifiche di sostenibilità ambientale e promuove la parità di genere), ha potuto seguire due gare movimentate, una soprattutto dopo la conclusione. Nel corso dei due ePrix sono stati contabilizzati almeno un migliaio di sorpassi (o cambi di posizione, a seconda dei punti di vista) e mentre nel primo il vincitore è stato squalificato a gara finita, nel secondo quello che stava per vincere si è fermato a poche centinaia di metri dal traguardo.
Inoltre, proprio sul circuito “domestico”, Maserati ha festeggiato un nuovo podio, il secondo in questa stagione (il sesto dal suo esordio in Formula E, avvenuto lo scorso anno), e anche il primo punto dell’unico debuttante di questo campionato, l’indiamo Jehan Daruvala, decimo domenica con la Tipo Folgore. Il tutto davanti a uno spettatore d’eccezione, il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, che ha trascorso parecchio tempo con i membri dell’altra scuderia del gruppo, la DS Penske, che schiera due campioni del mondo: Jean Eric Vergne, il solo con due titoli all’attivo, e Stoffel Vandoorne.
Sabato, dopo la pole di Mitch Evans (Jaguar TCS) e in seguito a una straordinaria rimonta (non impossibile su una pista larga come quella romagnola), Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche) aveva vinto la gara davanti a Oliver Rowland (Nissan) e a Jake Dennis (Andretti, motorizzata Porsche). Quattro ore e mezzo dopo la fine della corsa è stata ufficializzata la squalifica del portoghese perché sulla sua monoposto è stata scoperta una molla dell’acceleratore non più conforme ai nuovi cataloghi del fornitore della FIA. Una “infrazione” che non ha comportato alcun vantaggio competitivo, ma che ha innescato la pesantissima sanzione che ha fatto guadagnare una posizione a Rowland (primo successo per lui con Nissan e per la stessa scuderia ufficiale) e a Dennis e fatto salire sul podio Maximilian Günther con la Maserati.
Domenica si è imposto Pascal Wehrlein (pole per Jake Hughes con la Neom McLaren con powetrain Nissan), sempre con la Porsche: proprio quando sembrava che Rowland potesse vincere la gara, la sua monoposto lo ha “scaricato”, forse per un problema al sistema di controllo. Di nuovo secondo Dennis e terzo Nick Cassidy (Jaguar TCS), uno dei pretendenti al titolo. Nel fine settimana delle emozioni sono arrivati due inattesi quarti posti: sabato quello della cinese ERT con Dan Ticktum e domenica quello di Nico Müller, portacolori della ABT Cupra.
La carovana elettrica resta in Europa perché fra due settimane, il 27 aprile, si corre a Monaco sul medesimo tracciato della Formula 1. Wehrlein e Dennis ci arrivano in testa alla classifica con 89 punti seguiti da Rowland con 80, mentre fra le squadre guida la Jaguar TCS con la Porsche a comandare il trofeo Costruttori.