Nel filmato che circola sui social in queste ore si vede la donna intenta a scattare la foto e successivamente, la sua fatale caduta
È successo tutto per una foto, o meglio per un selfie. Inessa Polenko ha perso la vita mentre si trovava lungo le cose del Mar Nero, in un punto panoramico tanto bello quanto pericoloso e appunto proibito ai turisti. Qui, al punto di Gagry in Goergia, la 39enne russa ha cercato di scattarsi un selfie che le è costato la vita. La 39enne, come si vede nel video che circola online in queste ore, perde l’equilibrio e precipita dalla scogliera cadendo nel vuoto. Un ragazzo cerca subito di soccorrerla ma non riesce ad afferrarla. Il luogo dell’incidente è considerato una “No selfie zone”, una zona proibita per qualsiasi foto data la sua elevata pericolosità. Inessa però ha ignorato ogni tipo di cartello d’arresto e ha scavalcato la barriera di sicurezza per arrivare sulla piattaforma illegale che si trova di fianco a quella aperta. Un precedente simile è accaduto 15 anni fa, sempre nello stesso punto, quando un’altra donna rischiò di precipitare nel vuoto. “Questa costruzione esiste fin dai tempi dell’Unione Sovietica. Deve essere distrutta”, il commento delle autorità.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha commentato l’accaduto come “l’ennesima prova di una strage silenziosa da selfie”. La Biblioteca nazionale di medicina degli Stati Uniti e altre organizzazioni sanitarie globali hanno istituito le “no selfie zones” in questi punti critici per prevenire tragedie.