di Diego L.
Negli ultimi anni o perlomeno nell’ultimo ventennio ho sempre pensato che la politica italiana, e di riflesso il popolo stesso di cui la politica ne è lo specchio, fosse la peggiore a livello di valori e di etica nel contesto dei paesi occidentali (cosiddetti democratici), soprattutto quelli europei.
I recenti eventi hanno a mio avviso evidenziato che purtroppo siamo in buona compagnia. La cecità, la malafede e la falsità di cui, chi più chi meno, tutti i governanti europei si sono resi protagonisti ha trovato plastica evidenza in più occasioni: dalla prolungata insistenza nel puntare all’irrealizzabile sconfitta sul campo in Ucraina della Russia (come noto, superpotenza nucleare unitamente agli Usa) in luogo di una seria e credibile soluzione diplomatica, all’incredibile incapacità di condannare la reazione inaccettabile e criminosa dello stato di Israele contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza che ha causato decine di migliaia di morti civili (tra le quali forse qualche decina o centinaia di autentici terroristi).
Ora l’ultima dimostrazione della supremazia valoriale delle infallibili democrazie europee: tutti i governanti europei si sono affrettati a condannare duramente l’aggressione dell’Iran nei confronti di Israele… c’è ne fosse stato uno che abbia prima condannato o anche solo criticato il precedente attacco di Israele ad un consolato di un paese straniero in un paese terzo, non direttamente coinvolto nel conflitto; fosse stato il consolato di un paese occidentale (quindi democratico per definizione) sarebbe scoppiato un putiferio…
Questi illuminati governanti ci stanno portando inesorabilmente verso il baratro con la complicità delle rispettive cittadinanze incapaci, salvo la solita quota minoritaria, di esprimere un convinto e deciso dissenso. Il tutto ai miei occhi è estremamente desolante e sconfortante.