Alessandro Orsini, dialogando con Alessandro Di Battista, autore del libro Scomode verità (edito da PaperFirst), immagina i possibili esiti della guerra in Ucraina: “La Nato, l’Occidente, ipotizza una linea rossa. Una linea rossa è probabilmente Odessa, perché Odessa è quella regione dell’Ucraina che confina con quella parte della Romania dove si trova una importantissima base della Nato, che è la base di Costanza sul mar Nero. Nel caso in cui Putin conquisti Odessa gli scenari che ipotizzo sono limitati: il primo scenario è che la Nato invii truppe in Moldavia per conquistare la Moldavia, per assorbire e trasformare anche la Moldavia in un membro di fatto della Nato, in una sorta di spartizione dell’Ucraina, del tipo: ‘tu, Putin, ti prendi quello che hai preso e noi ci prendiamo la Moldavia e ci teniamo la parte occidentale dell’Ucraina‘. Un secondo scenario è che accada qualcosa che al momento non possiamo prevedere per cui la Nato decida di inviare truppe a combattere direttamente in Ucraina. In questo preciso momento è uno scenario che non vedo però non possiamo sapere quello che accadrà domani, gli eventi potrebbero cambiare e la Nato potrebbe addirittura decidere di intervenire in Ucraina. Quello che noi sappiamo per certo è che la Nato si sta preparando a questo scenario, quello che andrebbe detto è che sia la Russia sia la Nato si stanno preparando per la Terza Guerra Mondiale. Questo non vuol dire che scoppierà, significa che si stanno preparando e chiaramente quando tu ti poni nelle condizioni di poter affrontare una guerra le probabilità che questa scoppi aumentano”. Orsini sottolinea anche la posizione errata dell’Italia e auspica la rottura con la linea della Nato basata “sull’esecrazione della diplomazia e l’invio di armi per sconfiggere la Russia sul campo”.