Le colonne portanti sono loro. Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, don Pino Puglisi, Peppino Impastato, Francesca Morvillo, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Boris Giuliano. La loro immagine è impressa nelle colonne della Biblioteca blu, perché a sorreggere tutto è il loro impegno contro la mafia. È questo il forte impatto del nuovo allestimento di un’ampia sala dello storico Palazzo Jung alle porte della Kalsa, il quartiere dove sono cresciuti Falcone e Borsellino, che adesso diventerà uno spazio aperto al pubblico per ricordare l’impegno di Palermo contro la mafia.
“L’apertura di uno spazio nuovo e moderno è un’occasione ulteriore per sottolineare che i valori concreti della cultura e del dialogo devono essere al centro di una comunità civile libera dal ricatto mafioso”, così Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, ha spiegato il cuore di tutta l’operazione, all’inaugurazione oggi, a Palazzo Jung, delle Biblioteca Blu dedicata al Novecento. Verrà allestito anche “Il Museo del Presente, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”, un progetto della Fondazione Falcone, a cura di Alessandro De Lisi, giornalista e curatore d’arte: “Un museo diffuso e coinvolgente dove l’arte, lo studio, il dialogo sociale e la cultura sono vissuti come strumenti sociali invincibili contro il male mafioso”, ha spiegato De Lisi. Nella Galleria del presente, che verrà inaugurata il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, si potrà ripercorrere le diverse tappe della reazione popolare e istituzionale contro Cosa Nostra.
Mentre all’interno del Parco Jung, l’ampio giardino del Palazzo storico, sarà creato il primo design park aperto al pubblico. Qui, oltre agli alberi come il monumentale ficus magnolia, saranno installate opere di design come i sistemi di illuminazione per esterni, cinque lampade dalla forma di giganti papaveri rossi, tante quante le vittime della strage di Capaci. Nel parco apriranno anche la caffetteria etica e il bookshop per la promozione di elementi, volumi, piccole opere, oggetti del mondo del design delle imprese che hanno aderito al progetto della Fondazione Falcone.
“Da subito dopo le stragi del 1992 e da oltre trent’anni la Fondazione Falcone è impegnata nella costante attività con le scuole, con le istituzioni, con le imprese e il mondo della cultura per unire il Paese a tutela dei valori ereditari e fondamentali lasciati dal sacrificio di mio fratello e da Paolo Borsellino”, ha concluso De Lisi. Nei prossimi mesi, tra l’altro, il museo ospiterà l’American Corner, il programma degli Stati Uniti per la promozione della cultura americana contemporanea. partecipato le grandi battaglie civili per i diritti umani oltre oceano.
“L’amicizia tra gli Stati Uniti e la Fondazione Falcone è antica profondamente radicata nel ricordo di mio fratello Giovanni e del pool antimafia. Questo importante riconoscimento da parte del governo statunitense rafforza il progetto del Museo del Presente come luogo di scambio tra generazioni e di incontro tra culture”, ha detto Maria Falcone, commentando la notizia data in diretta durante la conferenza stampa di stamane dal Thomas Donnelly dell’FBI e da Dominick Buda della Dea.