Il club è di quelli d’élite. A 17 anni nel lontano 1998 vinse il suo primo incontro Atp un certo Roger Federer. E anche Jannik Sinner, il 5 febbraio 2019, alla stessa età conquistò la sua prima vittoria tra i “grandi”. La nuova data da ricordare è mercoledì 21 febbraio: il 17enne brasiliano Joao Fonseca ha vinto la sua prima partita a livello Atp nel torneo di casa, a Rio de Janeiro. Rifilando un chiaro 6-0 6-4 al francese Arthur Fils è diventato il primo classe 2006 a vantare una vittoria nel circuito professionistico. In quel torneo, Fonseca è stato il più giovane giocatore a raggiungere i quarti di finale di un torneo Atp negli ultimi dieci anni: l’ultimo a riuscirci fu Zverev nel 2014 ad Amburgo. Il 17enne brasiliano si è ripetuto in Romania: ha battuto Lorenzo Sonego all’ATP 250 di Bucarest in due set col punteggio di 7-6(5) 7-5.
In Brasile, orfani di un vero talento dai tempi di Guga Kuerten, sono già in estate: è nata una stella. L’hype attorno a Fonseca è scoppiato adesso, ma il brasiliano che compirà 18 anni ad agosto è già da tempo nei radar degli addetti ai lavori. Non a caso, a novembre scorso era a Torino per palleggiare con i migliori tennisti al mondo durante le Atp Finals. E proprio in quell’occasione qualcuno lo aveva ribattezzato il mini-Sinner, più che altro per le prospettive di crescita simili a quelle dell’altoatesino. Lo stesso Fonseca però ha spiegato perché in Brasile lo chiamano proprio il “piccolo Sinner”. Un appellativo dovuto alle caratteristiche fisiche: “Mi piace giocare aggressivo, come Jannik. Ho un buon servizio e gambe molto magre. Per questo in Brasile mi chiamano ‘piccolo Sinner’”.
È ancora presto per azzardare paragoni, anche se il talento di Fonseca non è in discussione: un rovescio consistente, un dritto meno stabile ma molto incisivo, colpi sciolti e vigorosi a cui poter aggiungere anche volée e smorzate. Il brasiliano qualche mese fa ha vinto gli Us Open junior e in questa categoria è stato numero 1 al mondo. Ma c’è anche un altro aspetto che lo accomuna notevolmente a Sinner: la gestione della sua vita professionale e privata. Con il suo allenatore, Guilherme Teixeira, cura ogni particolare della sua crescita tennistica, compresa la prevenzione degli infortuni. Ricorda l’altoatesino per come è già focalizzato sull’obiettivo. Durante i tornei, ad esempio, Fonseca non può utilizzare Instagram. Nessuna distrazione, perché l’obiettivo dichiarato è arrivare – tra qualche anno – a competere proprio contro Alcaraz e Sinner.