Calcio

Rigore horror di Ante Budimir. L’ex Serie A si esibisce con un mezzo cucchiaio che fa il giro del web – Il video

Un tentativo di imitazione finito malissimo. Così si può descrivere a parole il calcio di rigore sbagliato da Ante Budimir allo scadere di Osasuna-Valencia, posticipo serale che ha chiuso la 31esima giornata del campionato di calcio spagnolo. L’attaccante croato, passato anche dalla Serie A, si è esibito con un pasticcio, quasi oltraggiando la dolce creazione di Antonín Panenka: colui che agli Europei del ‘76, nella serie dei rigori della finale contro la Germania, superò il portiere avversario Sepp Maier con uno scavetto mai visto prima. È nato in quell’istante quello che oggi chiamiamo più comunemente “cucchiaio” e che Budimir ha provato a replicare in un modo diventato ormai esilarante.

Al 97esimo minuto è stato fischiato un calcio di rigore per i padroni di casa, un’occasione che avrebbe potuto portare la partita in pareggio. In classifica entrambe le squadre non si trovano in una situazione di pericolo (il Valencia è settimo in classifica e l’Osasuna undicesimo, ben lontano dalla zona retrocessione) e la parità avrebbe accontentato tutti. Budimir, però, sul dischetto ha avuto un improvviso blackout, un’indecisione su come tirare il cui risultato è diventato subito virale. Il numero 17 prima si è esibito con un mezzo saltello, quello che abbiamo visto fare a Jorginho durante gli Europei del 2021, ma poi nella sua mente sembra cambiare improvvisamente idea, vertendo su un difficile cucchiaio. Ne è uscito un tiro senza forza, senza parabola, finito direttamente fra le mani del portiere.

I giocatori del Valencia sono scoppiati di gioia. Ma questa non è stata l’unica nota negativa della partita, perché Budimir al termine della gara è stato trasportato alla Clinica Universitaria di Navarra per alcuni accertamenti che hanno evidenziato un trauma toracico con tre fratture costali dell’emitorace destro, come comunicato dal Valencia stesso. Insomma, il croato ha vissuto una serata decisamente da dimenticare.