Uno scandalo aleggia sulla mezza maratona di Pechino, che si è corsa nella giornata del 14 aprile. Tre corridori africani hanno rallentato di proposito il loro passo a poche decine di metri dal traguardo per permettere alla stella di casa He Jie di vincere la corsa. Alla fine, un solo secondo ha diviso il gruppo e il vincitore He: 1:03:44 contro 1:03:45 secondi. Ma ora le autorità cinesi indagano e gli organizzatori della competizione hanno riferito di essere al lavoro per fare chiarezza sul filmato diventato virale sui social media locali.
Il video della gara di domenica non sembra lasciare alcun dubbio: i keniani Robert Keter e Willy Mnangat e l’etiope Dejene Hailu non si sono uniti casualmente e, una volta formato il gruppo, uno di loro ha cominciato ad allungare il braccio verso l’esterno come a voler segnalare agli altri due di rimanere indietro. Lo scopo era quello di diminuire la velocità e consentire a He di rimanere davanti per tagliare il traguardo in testa. Per questo motivo l’Ufficio sportivo di Pechino e l’organizzatore dell’evento, il Beijing Sports Competition Management and International Exchange Center, hanno riferito di aver avviato indagini sulla vicenda e di voler diffondere gli esiti il prima possibile. Un altro elemento finito sotto la lente di ingrandimento è lo sponsor: come riportato da Repubblica, i quattro atleti avevano lo stesso marchio di scarpe, tutte di un’azienda cinese.
4月14日,北京半程马拉松比赛现场疑似出现假赛,引发大众质疑。视频中,比赛最后几百米,中国选手何杰原本落后,但3位外籍运动员中有人回头摆手疑似示意何杰反超,又示意队友减速。最终,何杰在默契中完成反超,以一秒优势夺冠。
这一戏剧性画面引发大众质疑。… pic.twitter.com/dRWxbBcIhB— 李老师不是你老师 (@whyyoutouzhele) April 14, 2024
Gli utenti sui social non sembrano aver preso bene l’accaduto, con molti che sulle piattaforme hanno sottolineato lo “scandalo per lo sport”. Altri invece hanno scritto: “Meglio che abbia vinto un connazionale, gli stranieri non meritano di partecipare”. L’unico che non sembra toccato dall’episodio sembra lo stesso He, che al termine della gara ha raccontato di non aver “mai partecipato prima a una mezza maratona”, di aver “voluto stabilire un record personale” e di esser aver considerato la corsa come “una sessione di allenamento in vista delle prossime Olimpiadi estive di Parigi 2024″ che si terranno dal 26 luglio all’11 agosto.