Ti strucchi strofinando gli occhi per rimuovere il make-up? Ecco tutti i motivi per cui non dovresti farlo. La zona attorno agli occhi è delicata e sensibile: qui la pelle è più sottile rispetto al resto del viso ed è anche la parte che subisce di più gli attacchi degli agenti esterni. Uno sfregamento aggressivo può causare irritazioni, arrossamenti e persino microlesioni che contribuiscono alla formazione precoce di rughe e alla perdita di elasticità cutanea. Ma non è solo la pelle ad essere danneggiata da questa pratica sbagliata: le ciglia sono strutture delicate che ci proteggono dalla polvere. Strofinare gli occhi con forza può indebolirle, rendendole fragili, suscettibili alla rottura e quindi a una rovinosa caduta. Inoltre, c’è anche un potenziale rischio di infezioni. Gli occhi sono estremamente vulnerabili agli agenti patogeni, e strofinarli con le mani sporche o con dischetti di cotone non perfettamente puliti o contenenti pesticidi (che è presente nella coltivazione del cotone non bio) può aumentare il rischio di infezioni oculari, come l’orzaiolo, la congiuntivite o la cheratite.
In soldoni, il contorno occhi ha bisogno di gentilezza e lo struccarsi non è un gesto semplice e banale come può sembrare. Ecco allora un trucchetto per togliere il trucco in modo benefico, e solo con un ingrediente naturale! Per rimuovere il make-up dagli occhi senza danneggiare la pelle e le ciglia ci viene in soccorso una materia prima vegetale: il burro di karitè. Oltre ad essere un efficace struccante, ha proprietà idratanti, antirughe e nutrienti ed è ricco dell’antiossidante vitamina E. Ma non solo; lo studio “Burri e oli vegetali nella guarigione delle ferite cutanee: evidenze scientifiche per nuove opportunità in dermatologia” dell’Università di Lubiana spiega come il burro di karitè sia un toccasana per la pelle dato che aumenta “la sintesi del collagene, stimolando la ricostruzione dermica e riparando la funzione di barriera lipidica della pelle”.
Quando si utilizza il burro di karitè per struccarsi, è importante seguire però alcuni passaggi. Per prima cosa con un cucchiaino o una spatola se ne preleva una quantità ridotta, pari alla grandezza di un mirtillo; si ammorbidisce poi il burro fra le dita delle mani ben pulite e si passa all’azione. E qui che arriva il cambio di routine! Non si deve assolutamente mettere il burro sul dischetto struccante, ma al contrario, va posto direttamente sulla pelle. Va massaggiato (e non sfregato) in modo circolare con estrema delicatezza per sciogliere il trucco e i residui di sporco sulle aree degli occhi e delle ciglia. L’effetto di questo massaggio dovrà essere quello di vedere allo specchio “un panda”: residui di trucco neri che evocano l’aspetto di adorabile mammifero. È arrivato il tempo di rimuovere il tutto. Ora è il momento di far entrare in scena il dischetto, che deve essere leggermente inumidito con acqua di rubinetto per facilitare la rimozione del trucco. Con qualche passata di dischetto il nostro viso sarà libero da ogni traccia di make-up, lasciando spazio all’idratazione e al nutrimento della cute grazie agli attivi contenuti nel burro di karitè.
Il consiglio green è quello di non comprare gli usa e getta, ma di optare per gli ecologici e zero waste dischetti lavabili in fibra vegetale, che si smacchiano in lavatrice con il resto del bucato. Sono venduti in tutti i negozi bio, in quelli specializzati sulla riduzione dei rifiuti o in erboristeria (e fanno anche risparmiare sul lungo periodo). Un’altra considerazione: non tutti i burri di karitè sono uguali. È importante sceglierlo sena profumi aggiunti e con l’indicazione in etichetta dell’equo e solidale, prodotto cioè con pratiche agricole sostenibili che garantiscono i giusti compensi agli agricoltori, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. E allora non resta che provare! Con piccoli cambiamenti nella routine di bellezza, si può mantenere la pelle sana e luminosa, promuovendo allo stesso tempo pratiche sostenibili ed etiche.