Mantenimento di pace e stabilità rispetto a “guadagni egoistici“, raffreddamento della situazione evitando di aggiungere benzina sul fuoco, creazione di condizioni per ripristinare la pace, riduzione dell’impatto negativo della guerra sull’economia mondiale. Sono i “quattro principi” che il presidente cinese Xi Jinping, durante l’incontro di martedì a Pechino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha proposto come viatico per evitare la degenerazione del conflitto in Ucraina. A riferirlo è una nota della diplomazia cinese: Xi ha avuto “un approfondito scambio di opinioni sulla crisi ucraina con il cancelliere Scholz, sottolineando che sia la Cina sia la Germania si impegnano a rispettare gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni unite, si oppongono all’uso di armi nucleari o all’attacco a impianti nucleari a uso pacifico, e chiedono sforzi per affrontare adeguatamente la questione della sicurezza alimentare globale e rispettare il diritto umanitario internazionale”, si legge.
“Tutte le parti dovrebbero impegnarsi per un rapido ripristino della pace per evitare che il conflitto si intensifichi e addirittura sfugga al controllo“, ha aggiunto Xi secondo la ricostruzione. La Cina “non è coinvolta nella crisi ucraina, ma ha costantemente promosso, a suo modo, i colloqui di pace”, prosegue la nota; Pechino “incoraggia e sostiene tutti gli sforzi che contribuiscono alla risoluzione pacifica della crisi e supporta lo svolgimento, a tempo debito, di una conferenza di pace internazionale riconosciuta sia dalla Russia sia dall’Ucraina e che garantisca l’equa partecipazione di tutte le parti e le discussioni eque su tutti i piani di pace”. A questo proposito, si legge ancora, Pechino “manterrà una stretta comunicazione con tutte le parti interessate, compresa la Germania, su questo argomento”.
Nel frattemo però il presidente ucraino Volodymyr Zelensky polemizza (ancora) con gli alleati occidentali, paragonando la carenza di missili a Kiev l’efficienza della contraerea di Israele, supportata dagli Usa, nel rispondere all’attacco iraniano dei giorni scorsi. “È davvero una dimostrazione di ciò che significa avere alleati non sulla carta, ma nel cielo“, ha detto Zelensky, sottolineando che l’Ucraina difende i cieli da sola. “Vi faccio un esempio, molto semplice: alla centrale elettrica di Trypilska (distrutta pochi giorni fa da un attacco di Mosca, ndr) abbiamo neutralizzato i primi sette missili russi, ma altri quattro l’hanno distrutta perché abbiamo esaurito tutti i missili che difendevano la centrale”, ha aggiunto. Poi ha chiesto ancora di sbloccare il nuovo pacchetto da sessanta miliardi di dollari di aiuti che dev’essere approvato dal Congresso Usa: “Posso dirvi, francamente, che senza questo sostegno non avremo alcuna possibilità di vincere”.