La notizia è nell’aria, un po’ anche nelle sue parole. Voci di corridoio, come si suol dire, che però danno il senso di quel che sarà: “Viva Rai2” non avrà una terza stagione. Il prossimo 10 maggio Fiorello saluterà il pubblico di Rai2 con gli amici Amadeus e Jovanotti. “Io non sono mai di un’azienda. Io sono libero. Il mio contratto inizia alla prima puntata di un programma e finisce all’ultima”, ha dichiarato sabato scorso lo showman siciliano a TvTalk.
Dopo cinque Sanremo, seppur in ruoli differenti, dopo due edizioni di “Viva Rai2”, Fiorello si prende una pausa. Il re dei mattatori, il fenomeno del piccolo schermo, l’uomo immagine del servizio pubblico. Abituato da sempre a concedersi a piccole dosi, con la necessità di ricaricare le pile fino alla prossima idea da riproporre nella “sua” Rai o magari altrove. D’altronde ha sperimentato su RaiPlay o Sky ed è sempre pronto a stupire. Ed è sul suo stop, sul suo futuro che inizia un altro racconto. Perché dopo la clamorosa uscita dalla Rai di Amadeus, potrebbe toccare a Fiorello. “Da Palazzo Chigi è partita una telefonata: ‘Fiorello deve restare a qualsiasi costo'”, racconta il bravo Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera.
Nei giorni scorsi l’ipotesi di un suo passaggio a Nove: “Vorrei ricordare ai giornalisti che io e Ama siamo molti amici, ma ognuno ha la sua vita e siamo persone differenti. Io ho una moglie che si chiama Susanna, la sua invece si chiama Giovanna. Abbiamo figli diversi: lui ha Josè, io ho Angelica e Olivia. Abbiamo cose diverse, lui vive a Milano, io vivo a Roma. Tipo, lui va al Nove e io no! Ecco, siccome lui va lì, a quanto pare per tutti anche io devo andare – puntualizza Fiorello in diretta e poi continua sorpreso – Vedete, addirittura da Palazzo Chigi è partita una telefonata: ‘Fiorello deve restare – dove devo restare? – a qualsiasi costo’. Parla la Meloni ‘Resti Fiorello‘, no, ma le è proprio partita una telefonata. Ma cosa c’entro io? ‘Convincetelo, legatelo, blindatelo, coccolatelo’, mi lusinga, un bel massaggio all’ego, ma tutto questo non regge: io ho già un contratto col mio divano dal 10 maggio che mi riposo per un lungo periodo”, ha concluso a “Viva Rai2”.
La politica non c’entra, il futuro sarà pure diverso (Amadeus diretto sul Nove, Fiorello sul divano) ma il problema per il servizio pubblico è enorme. Il suo show mattutino assicura pubblicità e grandi ascolti, circa il 20% di share dove prima di lui c’era il deserto o meglio l’1% del pubblico. Perché, al netto delle ragioni, la nuova Rai che sarà guidata da Giampaolo Rossi si presenterà agli investitori pubblicitari senza Amadeus e senza Fiorello. Un duro colpo.