Le pratiche commerciali aggressive per convincere i consumatori ad accettare modifiche unilaterali peggiorative dei prezzi dell’energia elettrica e del gas hanno causato a 4,5 milioni di famiglie e piccole imprese un danno “prudenzialmente stimato” in oltre 1 miliardo di euro“. È uno dei dati contenuti nella relazione annuale sull’attività svolta dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che nel 2023 ha chiuso 11 istruttorie con contestazioni in quel settore. Il presidente Roberto Rustichelli, presentando il documento alla Camera, ha ricordato che i procedimenti chiusi con impegni hanno consentito il ripristino delle condizioni iniziali di contratto a favore di 500.000 consumatori ai quali sono stati restituiti oltre 115 milioni di euro.
Tra gli altri esempi, in ambito bancario l’Autorità ha chiuso con accettazione degli impegni un procedimento istruttorio nei confronti di Intesa San Paolo sulla commercializzazione di contratti di mutuo in relazione alle modalità di conteggio degli interessi di preammortamento tecnico e la durata del periodo in cui maturano.
Risale invece a pochi giorni fa l’avvio del procedimento cautelare nei confronti di Ryanair per “le restrizioni” alla vendita di voli della compagnia low cost da parte delle agenzie fisiche e online che “pregiudicano lo svolgimento di una concorrenza effettiva nei mercati della vendita dei servizi turistici, a danno delle agenzie di viaggi e con effetti negativi per il benessere dei consumatori che si avvalgono di tali operatori”. Proprio oggi l’ad della compagnia Michael O’Leary ha risposto a muso duro sostenendo in conferenza stampa, circondato da sagome cartonate vestite da corsari, che le agenzie di viaggio sono “pirati” e l’Agcm “Jack Sparrow”, il loro capitano. L’authority, secondo il polemico manager, “si è fatta ingannare dalle affermazioni false delle Ota (agenze di viaggio online) pirata”. In corso d’anno, va detto, l’autorità ha aperto un procedimento anche su eDreams per gli ostacoli alla disdetta del servizio Prime alla scadenza del periodo di prova.
Rustichelli, che aveva anticipato molti numeri durante un’intervista con Bruno Vespa, è anche tornato sul caso Balocco–Ferragni ribadendo che la “ambigua commistione tra sponsorizzazione e beneficienza” penalizzi i consumatori “inducendoli a credere – contrariamente al vero – di contribuire all’iniziativa benefica attraverso l’acquisto del prodotto”. Come accaduto nel caso dell’iniziativa Pandoro Pink Christmas, al centro del procedimento chiuso nei confronti di Balocco Industria Dolciaria, Fenice e TBS Crew, queste ultime riconducibili all’influencer Chiara Ferragni. “Ad esito dell’istruttoria l’Autorità ha accertato che la donazione pubblicizzata come legata alle vendite del “Pandoro Pink Christmas” era stata fatta dalla sola Balocco diversi mesi prima del lancio del prodotto sul mercato, per un ammontare in cifra fissa, privo dunque di qualunque rapporto con le quantità del prodotto vendute, e senza alcuna partecipazione diretta dell’influencer coinvolta all’iniziativa benefica”, ha ricordato Rustichelli.
Nel periodo gennaio 2023-marzo 2024, l’Autorità ha ricevuto 1.271 segnalazioni in materia di concorrenza, ha esaminato 99 operazioni di concentrazione di cui 6 sottosoglia, ha concluso 8 procedimenti in materia di intese, 6 in materia di abusi di posizione dominante e uno in materia di abuso di dipendenza economica. Quanto alla tutela del consumatore, ha esaminato 34.595 segnalazioni, concluso 102 procedimenti di cui 40 con accertamento dell’infrazione e 48 con accoglimento degli impegni. In 47 casi di minore gravità ha disposto l’archiviazione a seguito dell’adeguamento delle imprese alle indicazioni dell’authority. Questa attività ha consentito la restituzione a 600.000 consumatori di oltre 122 milioni di euro.