Televisione

Fiorello: “Discovery tratta per comprare il polo giornalistico de LA7”. E dalla rete fanno sapere: “Stiamo bene qui, c’è anche un divano per te…”

Se il telemercato è al centro del villaggio, ci pensa lo showman, che a fine stagione saluterà "Viva Rai2" e si prenderà una pausa, a far notizia

di Giuseppe Candela

Ci ha preso gusto Rosario Fiorello. Notizie, suggestioni, ipotesi, provocazioni. Se il telemercato è al centro del villaggio, ci pensa lo showman, che a fine stagione saluterà “Viva Rai2” e si prenderà una pausa, a far notizia. “Dopo Amadeus via anche Floris. Lui fa il giro della morte, dopo la Rai è stato a La7, ora salta l’8 e andrà al Nove”, il padrone di casa legge un quotidiano prima di arrivare all’indiscrezione vera e propria: “La Warner sta trattando per acquistare il polo giornalistico de La7. Mentana ha già il cartellino con la scritta ‘scontato del 20%’, è già in partenza. Appena si comprano l’informazione hanno fatto già il terzo polo: Rai1, Canale 5 e il Nove”.

Warner Bros. Discovery, dopo Fazio e Crozza, si gode l’arrivo di Amadeus, anche se ancora da ufficializzare, e continua la sua ascesa ma la “bomba” lanciata da Fiorello cambierebbe gli equilibri dell’intero sistema informativo. Non a caso a stretto giro, da La7 arriva una smentita, seppur con toni amichevoli e via social: “Caro Fiore, noi stiamo bene qui. Abbiano anche un bel divano e per te c’è sempre posto…”, si legge sull’account X della rete di proprietà di Urbano Cairo.

Le indiscrezioni in ambito televisivo lanciate da Fiorello non finiscono: “La Rai corre ai ripari, obiettivo blindare gli ultimi big rimasti. Pare che Carlo Conti sia stato chiuso in uno sgabuzzino al terzo piano di Viale Mazzini”, scherza il conduttore. La notizia però è un’altra: la Rai infatti starebbe rischiando di perdere Sanremo, visto che la convenzione scade nel 2025. Fiorello ironizza: “C’è ancora assoluto mistero sull’azienda che potrebbe acquistare il Festival. Si sa solo che potrebbe cambiare nome in ‘PierFestival‘!”.

Nelle scorse ora il sindacato dei giornalisti Rai ha espresso in una nota durissima tutta la preoccupazione per le voci di mercato che darebbero in uscita dall’azienda anche Sigfrido Ranucci e Federica Sciarelli: “Due professionisti che per Usigrai sarebbero una perdita ancor più dolorosa perché si tratta di giornalisti interni da sempre impegnati nella ricerca della verità attraverso inchieste che hanno fatto la storia dell’azienda. Peraltro, è notizia di questi giorni la decisione della Rai di cancellare le repliche di Report dal palinsesto estivo. Si rinuncia a un prodotto di qualità a costo zero pur di rimuovere Ranucci dal Servizio pubblico”.

“Ci chiediamo se il mandato di questo vertice – che il Governo si appresta a riconfermare, almeno in parte – sia quello di distruggere la Rai. Si fanno investimenti fallimentari, si chiedono sacrifici ai dipendenti, si taglia il budget delle redazioni con ripercussioni inevitabili sulla qualità del prodotto e al contempo si perdono pezzi importanti dell’identità Rai, con gravi danni per gli ascolti e il bilancio. Una situazione inaccettabile sia per il tradimento della missione della Rai servizio pubblico, sia dal punto di vista sindacale per la progressiva riduzione del perimetro occupazionale che le scelte del vertice comportano”, si conclude così la nota Usigrai.

L’amministratore delegato del servizio pubblico Roberto Sergio ha pubblicato sui suoi profili social un post di addio ad Amadeus: “Buona vita Ama e arrivederci”, rispondendo subito dopo ai commenti degli utenti: “Impossibile contrastare una scelta di vita”. Il dirigente esclude sia in corso una fuga dei volti (“Faccio fatica a fare la lista infinita di talent, conduttori, giornalisti contrattualizzati con Rai ed in molti casi rinnovati proprio in quest’ultimo anno”), un concetto ribadito anche in un successivo post: “La Rai ha 100 anni di vita e da 70 anni è la televisione. Negli anni ha visto andare via Mike, Corrado, Raimondo e Sandra, Maurizio, Raffaella, Pippo, Rosario, Fabio e tanti altri, ora Ama. Molti poi sono ritornati. Il servizio pubblico, quest’anno, compie 100 anni ed è sempre al fianco degli Italiani, leader del mercato Radiotelevisivo”.

Ad un follower che chiede “ora avanti con Flavio Insinna, che ne pensi?”, Sergio replica: “Spero rimanga nella squadra Rai“. Ma come svelato da FqMagazine lo scorso 3 aprile, La7 starebbe corteggiando con forza il conduttore per un titolo originale destinato al preserale.

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