Meloni ci ricasca. Durante la visita in Tunisia la presidente del Consiglio ha rilasciato delle “dichiarazioni alla stampa“, ma senza la stampa. Un format non nuovo. Il video, diffuso dai canali social di Palazzo Chigi, ricorda la situazione del giugno 2023, quando la premier, sempre dal Palazzo presidenziale di Cartagine, rilasciò le “dichiarazioni alla stampa” senza avere davanti alcun giornalista che le ponesse domande. Anche in questo caso Meloni ha un leggio davanti, parla a qualcuno, probabilmente del suo staff, e alla fine non riceve alcuna domanda. Come sottolinea La Repubblica, anche questa volta nessun cronista assiste al punto stampa, neanche i più vicini al governo di Kais Saied. Non è chiaro se sia presente o meno un esponente dell’agenzia di stampa statale. Tra i dettagli saltati all’occhio lo specchio dietro alla premier: nel riflesso si vede che davanti alla capa del governo ci sono pochissime persone e nessuna telecamera.

“L’allergia della Meloni ai giornalisti è ormai sistematica, parlare da sola non implica domande di alcun tipo e la propaganda della donna sola al comando è servita – commenta il capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De CristofaroSenza la stampa, non c’è democrazia, anzi l’informazione è il cane da guardia del potere. I cittadini hanno il diritto di essere informati in modo completo e obiettivo. Invece la preoccupazione della Meloni è di assicurarsi che il cane da guardia non morda e sia misurato all’abbaiare. In poche parole, che non disturbi”.

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