I nati dopo il 1° gennaio 2009 non potranno comprare sigarette e sigari. È quanto prevede la nuova legge anti-fumo approvata dal Parlamento britannico. L’obiettivo è quello di creare la prima generazione senza tabagisti. Il provvedimento, voluto dal primo ministro Rishi Sunak, ha diviso il partito conservatore ma è riuscito comunque a raccogliere i voti necessari per essere approvato. Nella legge è previsto che l’età legale per fumare si alzerà di un anno ogni dodici mesi, così da portare a una rapida estinzione dei fumatori nel giro di una o due generazioni. Il divieto assoluto di acquisto di sigarette scatta dunque per chi è nato dopo il 2008. Dunque, a meno di revisioni successive della legge, tra 50 anni potranno fumare solo gli over 65.
Necessario l’appoggio laburista nell’approvazione del provvedimento. Mentre dalle fila dei conservatori sono 67 i deputati che si sono sfilati dalla linea del premier Sunak. Tra questi gli ex primi ministri Boris Johnson e Liz Truss. “È una misura assolutamente folle”, ha detto Johnson. “Uno Stato-bambinaia”, ha commentato, invece, Truss. Mentre la ministra della Sanità Victoria Atkins, in Aula, ha fatto sapere “che proteggere i bambini è un valore molto conservatore”.
La stretta anti-fumo è una delle leggi più restrittive al mondo. La Nuova Zelanda, sotto il primo ministro Javinda Ardern, aveva lavorato ad un provvedimento simile a quello britannico, ma aveva poi rinunciato. Dal governo inglese fanno sapere che il fumo non sarà criminalizzato e che i cambiamenti graduali significano che a chiunque possa acquistare legalmente sigarette ora non sarà impedito farlo in futuro.
Secondo i dati ufficiali, trasmessi da Euronews, il numero di persone che fumano nel Regno Unito è diminuito di due terzi dagli anni ’70, ma circa 6,4 milioni di persone nel Paese (o circa il 13% della popolazione) fumano ancora. Le autorità affermano che il fumo causa circa 80 mila decessi all’anno nel Regno Unito e rimane la principale causa prevenibile di morte, disabilità e cattiva salute.