Un film su Gesù e uno su Frank Sinatra (interpretato da Leonardo DiCaprio). Se c’è qualcosa che non manca a Martin Scorsese è l’immaginazione più fervida. Poi per la realizzazione ne parliamo un’altra volta. Intanto, come segnala Variety, l’81enne autore di Taxi driver, tornato di recente a frequentare pure la notte degli Oscar (10 nomination per Killers of the flower moon e “zero tituli”), avrebbe intenzione di portare su grande schermo sia un film su Gesù Cristo e uno su The Voice (che per molti italoamericani è stato direttamente un dio).
Spiega Variety che Scorsese “sta cercando di aggirare il sistema degli studios per finanziare in modo indipendente Life of Jesus, basato sul libro di Shūsaku Endō del 1973”. Già nel 2016 Scorsese portò al cinema un altro testo di Endo trasformandolo nello sfortunato The silence. Per indossare saio e sandali si fanno i nomi di Andrew Garfield e Miles Teller (Whiplash).
Variety riporta alcuni dettagli di una fonte che non cita sostenendo che addirittura c’è già un piano di produzione: inizio a fine anno in terra d’Israele (ma siamo sicuri? Con tutti gli scombussolamenti di guerra attuali? Mah?), Italia ed Egitto. Variety dice anche che dall’entourage Scorsese è arrivato un secco no comment. Il biopic su Sinatra, invece, vedrebbe già DiCaprio pronto a furoreggiare tra un My way e un Fly me to the moon. “Il progetto Sinatra”, lo chiama così Variety, rischia già qualche intoppo perché Tina Sinatra, figlia del leggendario crooner controlla l’intero pacchetto di diritti d’immagine e della musica del padre e ad oggi ancora non ha dato alcun assenso per girare un film su papà Frank. Scorsese come sempre ha già pronto una coppia di protagonisti di prima fascia: oltre all’amato DiCaprio ci sarebbe Jennifer Lawrence nel ruolo della sua seconda moglie di Sinatra, l’attrice Ava Gardner. Fu proprio la Gardner a rompere il matrimonio di Sinatra con Nancy Barbato, la madre di Tina. E se da parte dell’erede siamo ancora in alto mare, Variety giura che a convincerla potrebbero essere o Apple – che ha finanziato Killers of the flower moon con 215 milioni di dollari e che vorrebbe restare in affari con Scorsese – ma soprattutto la Sony che parte “favorita” per accaparrarsi il progetto.