Il sindaco ex Pd, ora sostenuto da alcune liste civiche, si era dimesso il 26 marzo dopo la notizia delle prime perquisizioni. A lui e agli altri indagati la Procura della città campana contesta l'associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione
Si era dimesso il 26 marzo, travolto dalle perquisizioni che avevano disvelato accuse di corruzione nei suoi confronti. Quelle stesse accuse per le quali stamane Gianluca Festa, ormai ex sindaco di Avellino, è stato arrestato e messo ai domiciliari. Festa, ex Pd, era sostenuto da alcune liste civiche. Eletto nel 2019, era già in campagna elettorale per un secondo mandato – a giugno si voterà per il rinnovo dell’amministrazione – prima dell’esplodere dell’inchiesta.
I carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari anche per Fabio Guerriero, titolare di uno studio di architettura e fratello del consigliere comunale Diego Guerriero, e per la dirigente comunale Filomena Smiraglia. Perquisizioni anche nei confronti della vicesindaca Laura Nargi. La Procura della città campana, guidata da Domenico Airoma, contesta i reati di associazione a delinquere finalizzata a commettere delitti contro la pubblica amministrazione, corruzione, falso, depistaggio, rivelazione di segreto, peculato e induzione indebita a dare e promettere utilità. Secondo l’accusa, gli indagati hanno messo in piedi un sistema teso alla realizzazione di diversi reati inerenti gli affidamenti e gli appalti pubblici di alcuni eventi.
Nel corso delle prime perquisizioni furono cercati documenti relativi anche alla sponsorizzazione della DelFes, società di basket di Serie B, di cui Festa, ex giocatore, è stato socio fino a novembre. Poi è stato aperto un secondo filone di inchiesta, relativo all’accusa secondo la quale, tra aprile e maggio del 2023, il sindaco ha approvato alcune delibere immediatamente esecutive, ma senza renderle pubbliche con l’inserimento nell’albo pretorio del comune. Alcune di queste delibere riguardavano l’affidamento della promozione di un evento, Eurochocolate, a una radio. Su queste omissioni – ben 170 le delibere mancanti, secondo un esposto di un consigliere comunale – a febbraio il deputato M5s Michele Gubitosa aveva presentato un’interrogazione.