Piano pandemico, va avanti la battaglia dei familiari delle vittime Covid. Sapremo mai la verità?
Nel 2020, da febbraio, la strage della pandemia ha travolto milioni di persone. La strage più annunciata degli ultimi 100 anni, ha detto Francesco Zambon. Non eravamo pronti perché chi doveva tutelarci non lo ha fatto, per superficialità, per incompetenza, perché la sanità e la tutela della vita e della salute di tutti noi è sempre stata posta dietro altri interessi, dietro altre priorità. Ma quale è la priorità prioritaria se non la salute e la vita?
La Procura di Bergamo il 1 marzo 2023 ha chiuso le indagini ed indagato 21 persone, da Speranza, a Conte, a Fontana, a Gallera, a Brusaferro, Locatelli e diversi membri del CTS istituito al Ministero della Salute. Il Tribunale dei ministri ha archiviato senza processo, ex ministri ex parlamentari, addirittura non parlamentari, prosciolti senza processo e senza che i familiari delle vittime Covid-19 fossero considerate parti offese e potessero “dire la loro” in quei processi. Prosciolti con argomentazioni interpretative e deduttive richiamando una legge del 1929, considerata attuale, arrivando a sostenere che il piano pandemico nazionale del 2006 fosse invece inutilizzabile perché “vecchio” (ma la legge di 100 anni fa invece no???) e non ci fosse alcun obbligo di adeguarlo né che ci fosse un obbligo di legge che impone che i nostri politici facciano il loro lavoro e preparino il sistema sanitario alle emergenze perché non si muoia come mosche. Cosa che invece è successa.
Nel mese di novembre 2023 la Procura di Roma, nel silenzio più assordante, chiedeva l’archiviazione per i reati di falso (per le autovalutazioni inviate dall’Italia a Ue e Oms), rifiuto d’atti d’ufficio per il mancato adeguamento del piano pandemico nazionale (perché non è una legge secondo il pubblico ministero, però è stato pubblicato in G.U. e quindi è legge) e per truffa a carico di Brusaferro per i costi gonfiati dei tamponi (che peraltro erano carenti).
Peccato che i legali dei familiari delle vittime Covd-19 dell’associazione #sereniesempreuniti intercettavano la richiesta grazie ad un trafiletto comparso in un’agenzia stampa e depositavano il 6 dicembre 2023 due memorie al gip ed al pm di Roma per rilevare la violazione del diritto di difesa delle parti offese e la infondatezza della richiesta di archiviazione perché il pm non aveva considerato nulla di tutto quanto era emerso dall’indagine della Procura di Bergamo che era stata loro inviata perché procedessero per quei reati. Neppure aveva il pm considerato le dichiarazioni di tutte le persone sentite dalla Procura di Bergamo che avevano ammesso di non aver adempiuto agli obblighi di legge imposti anche dal Parlamento europeo nel 2013.
Il gip a distanza di 4 mesi ha accolto la richiesta dei legali e ha evidenziato che il pm, dott.ssa Terracina, non aveva notiziato le persone offese dell’istanza di archiviazione di tutti i reati con palese violazione delle norme più basilari del codice di procedura penale e dei più basilari diritti di partecipazione al processo di tutte le parti, non solo degli indagati ma anche delle persone offese dal reato. Persino la Suprema Corte di Cassazione in diverse pronunce ha riconosciuto la violazione di tale diritto in diverse pronunce.
Ora la considerazioneè molto amara e triste. Davvero le persone offese non avevano il diritto di essere avvisate (come avevano chiesto negli esposti depositati in Procura) della richiesta di archiviazione, che sarebbe molto grave, o semplicemente si è cercato di non dare evidenza alla richiesta di archiviazione di fattispecie di reato che hanno inciso in modo tragico direttamente sulla vita delle persone, portando in centinaia di migliaia di casi alla morte?
Ciò che è certo è che di questo i legali dei familiari delle vittime avranno modo di discutere davanti al gip di Roma il 20 giugno p.v. e ciò che è certo è che la Magistratura è intervenuta perché nessuno dei politici della (mala)gestione pandemica ha fatto mea culpa e chiesto scusa agli italiani, ai familiari delle vittime del Covid, come invece è successo in Inghilterra, che siamo un paese in cui ci si vanta di essere stati i migliori ma non si vuole un’inchiesta parlamentare e si tenta di insabbiare ogni responsabilità, anche quella più evidente. Dimostrando in questo modo di non essere un Paese civile e democratico.
Consuelo Locati, a capo del pool di avvocati che difende centinaia di famiglie che hanno perso familiari, coautrice del nostro podcast La bella e la bestia che potete ascoltare su tutte le piattaforme audio, mi dice: “Ci lascia alquanto perplessi il fatto che un pubblico ministero decida arbitrariamente di non considerare persone offese le persone che lo stesso codice di procedura penale e la stessa Corte di Cassazione riconosce come legittimate ad intervenire anche in questa fase di procedimento penale giudiziario per proporre opposizione. Il gip ha accolto la nostra istanza e ci vedremo il 20 giugno prossimo”.
Siamo tutti in attesa che la politica, che gestisce la sanità, faccia tutto quello che deve per salvare il Sistema Sanitario Nazionale che ha risposto in modo onesto ed attento non solo contro il nuovo virus ma anche contro le incongruenze di un sistema politico che ha distrutto negli anni quelle basilari regole che sono raccolte nel piano di difesa che nessuno ha controllato ed aggiornato. Solo Francesco Zambon, io credo, avrebbe il diritto naturale di essere il cittadino italiano più indicato ad insegnare a tutti, a cominciare da quelli che credono di aver fatto il meglio, che c’è un modo migliore per reagire al nemico invisibile soprattutto se tutti sapevano che occorreva essere pronti.
Solo Francesco Zambon avrebbe il diritto, in Italia, di essere a capo del Ministero della Salute, visto che l’attuale ministro resta muto e sordo sull’argomento e le possibili reali correzioni. Solo Francesco Zambon avrebbe il diritto di essere eletto, honoris causa, nelle prossime elezioni europee a rappresentare l’Italia visto che ha avuto il coraggio di dimettersi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che voleva sotterrare tutto il lavoro fatto e confermato sul Lancet nel 2022: solo i Paesi con un piano pandemico aggiornato hanno risposto meglio al nemico invisibile.
Nessuno vuole dimenticare. Perché perdere la memoria è devastante. Sapremo scrivere la vera storia di quello che ci è successo?
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.
non riesci a leggere ilfattoquotidiano.it perché hai negato i consensi relativi alla pubblicità. Per continuare a leggerci accetta i consensi o diventa nostro Sostenitore (in questo modo navigherai senza nessuna inserzione).
Ti ricordiamo che il nostro lavoro ha un costo ripagato dalla pubblicità e dai sostenitori. Il tuo aiuto è per noi indispensabile.
Se clicchi “Accetta i consensi” acconsenti in questo modo al trattamento dei tuoi dati personali mediante l'impiego di tutti i cookie presenti sul sito, fermo restando la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento. Navigherai in modo totalmente gratuito e potrai visualizzare fino ad un massimo di 5 articoli al mese, e vedrai la pubblicità. Che cosa sono i cookie?
Se clicchi su “Rifiuta e Sostienici” sottoscrivi un abbonamento Sostenitore a “ilfattoquotidiano.it”, al costo promozionale di 1€ al mese per 3 mesi. A decorrere dal quarto mese il costo dell'abbonamento diverrà di 5,99€ al mese, il tutto mantenendo le tue attuali impostazioni. Da abbonato potrai navigare senza alcun tipo di pubblicità.
Domenico De Felice
Medico, opinionista di sanità sociale
Politica - 18 Aprile 2024
Piano pandemico, va avanti la battaglia dei familiari delle vittime Covid. Sapremo mai la verità?
Nel 2020, da febbraio, la strage della pandemia ha travolto milioni di persone. La strage più annunciata degli ultimi 100 anni, ha detto Francesco Zambon. Non eravamo pronti perché chi doveva tutelarci non lo ha fatto, per superficialità, per incompetenza, perché la sanità e la tutela della vita e della salute di tutti noi è sempre stata posta dietro altri interessi, dietro altre priorità. Ma quale è la priorità prioritaria se non la salute e la vita?
La Procura di Bergamo il 1 marzo 2023 ha chiuso le indagini ed indagato 21 persone, da Speranza, a Conte, a Fontana, a Gallera, a Brusaferro, Locatelli e diversi membri del CTS istituito al Ministero della Salute. Il Tribunale dei ministri ha archiviato senza processo, ex ministri ex parlamentari, addirittura non parlamentari, prosciolti senza processo e senza che i familiari delle vittime Covid-19 fossero considerate parti offese e potessero “dire la loro” in quei processi. Prosciolti con argomentazioni interpretative e deduttive richiamando una legge del 1929, considerata attuale, arrivando a sostenere che il piano pandemico nazionale del 2006 fosse invece inutilizzabile perché “vecchio” (ma la legge di 100 anni fa invece no???) e non ci fosse alcun obbligo di adeguarlo né che ci fosse un obbligo di legge che impone che i nostri politici facciano il loro lavoro e preparino il sistema sanitario alle emergenze perché non si muoia come mosche. Cosa che invece è successa.
Nel mese di novembre 2023 la Procura di Roma, nel silenzio più assordante, chiedeva l’archiviazione per i reati di falso (per le autovalutazioni inviate dall’Italia a Ue e Oms), rifiuto d’atti d’ufficio per il mancato adeguamento del piano pandemico nazionale (perché non è una legge secondo il pubblico ministero, però è stato pubblicato in G.U. e quindi è legge) e per truffa a carico di Brusaferro per i costi gonfiati dei tamponi (che peraltro erano carenti).
Peccato che i legali dei familiari delle vittime Covd-19 dell’associazione #sereniesempreuniti intercettavano la richiesta grazie ad un trafiletto comparso in un’agenzia stampa e depositavano il 6 dicembre 2023 due memorie al gip ed al pm di Roma per rilevare la violazione del diritto di difesa delle parti offese e la infondatezza della richiesta di archiviazione perché il pm non aveva considerato nulla di tutto quanto era emerso dall’indagine della Procura di Bergamo che era stata loro inviata perché procedessero per quei reati. Neppure aveva il pm considerato le dichiarazioni di tutte le persone sentite dalla Procura di Bergamo che avevano ammesso di non aver adempiuto agli obblighi di legge imposti anche dal Parlamento europeo nel 2013.
Il gip a distanza di 4 mesi ha accolto la richiesta dei legali e ha evidenziato che il pm, dott.ssa Terracina, non aveva notiziato le persone offese dell’istanza di archiviazione di tutti i reati con palese violazione delle norme più basilari del codice di procedura penale e dei più basilari diritti di partecipazione al processo di tutte le parti, non solo degli indagati ma anche delle persone offese dal reato. Persino la Suprema Corte di Cassazione in diverse pronunce ha riconosciuto la violazione di tale diritto in diverse pronunce.
Ora la considerazione è molto amara e triste. Davvero le persone offese non avevano il diritto di essere avvisate (come avevano chiesto negli esposti depositati in Procura) della richiesta di archiviazione, che sarebbe molto grave, o semplicemente si è cercato di non dare evidenza alla richiesta di archiviazione di fattispecie di reato che hanno inciso in modo tragico direttamente sulla vita delle persone, portando in centinaia di migliaia di casi alla morte?
Ciò che è certo è che di questo i legali dei familiari delle vittime avranno modo di discutere davanti al gip di Roma il 20 giugno p.v. e ciò che è certo è che la Magistratura è intervenuta perché nessuno dei politici della (mala)gestione pandemica ha fatto mea culpa e chiesto scusa agli italiani, ai familiari delle vittime del Covid, come invece è successo in Inghilterra, che siamo un paese in cui ci si vanta di essere stati i migliori ma non si vuole un’inchiesta parlamentare e si tenta di insabbiare ogni responsabilità, anche quella più evidente. Dimostrando in questo modo di non essere un Paese civile e democratico.
Consuelo Locati, a capo del pool di avvocati che difende centinaia di famiglie che hanno perso familiari, coautrice del nostro podcast La bella e la bestia che potete ascoltare su tutte le piattaforme audio, mi dice: “Ci lascia alquanto perplessi il fatto che un pubblico ministero decida arbitrariamente di non considerare persone offese le persone che lo stesso codice di procedura penale e la stessa Corte di Cassazione riconosce come legittimate ad intervenire anche in questa fase di procedimento penale giudiziario per proporre opposizione. Il gip ha accolto la nostra istanza e ci vedremo il 20 giugno prossimo”.
Siamo tutti in attesa che la politica, che gestisce la sanità, faccia tutto quello che deve per salvare il Sistema Sanitario Nazionale che ha risposto in modo onesto ed attento non solo contro il nuovo virus ma anche contro le incongruenze di un sistema politico che ha distrutto negli anni quelle basilari regole che sono raccolte nel piano di difesa che nessuno ha controllato ed aggiornato. Solo Francesco Zambon, io credo, avrebbe il diritto naturale di essere il cittadino italiano più indicato ad insegnare a tutti, a cominciare da quelli che credono di aver fatto il meglio, che c’è un modo migliore per reagire al nemico invisibile soprattutto se tutti sapevano che occorreva essere pronti.
Solo Francesco Zambon avrebbe il diritto, in Italia, di essere a capo del Ministero della Salute, visto che l’attuale ministro resta muto e sordo sull’argomento e le possibili reali correzioni. Solo Francesco Zambon avrebbe il diritto di essere eletto, honoris causa, nelle prossime elezioni europee a rappresentare l’Italia visto che ha avuto il coraggio di dimettersi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che voleva sotterrare tutto il lavoro fatto e confermato sul Lancet nel 2022: solo i Paesi con un piano pandemico aggiornato hanno risposto meglio al nemico invisibile.
Nessuno vuole dimenticare. Perché perdere la memoria è devastante. Sapremo scrivere la vera storia di quello che ci è successo?
Articolo Successivo
Regione Puglia, altro caso: le Fiamme Gialle indagano sulla società della moglie e della suocera dell’assessore al Turismo Lopane
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
Mondo
Nella risoluzione Usa all’Onu non c’è l’integrità ucraina. Zakharova: “Ho ricevuto petizione di 20mila italiani in disaccordo con Mattarella”
Mondo
Attacco con coltello in Francia, un morto e 5 feriti. Il fermato era schedato. Macron: ‘Terrorismo’
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.